Quale classe dirigente ci porterà fuori dalla EUROZONA?
Molti pensano che l’ euro sia irreversibile (Draghi a quanto pare non più) , molti altri no e che presto si romperà a favore di un ritorno più o meno graduale alle monete nazionali, magari tramite un passaggio intermedio di doppia circolazione oppure di EURO1 ed EURO2 .
Se la rottura dell ‘ EURO non accadrà come pensa una parte, tutto proseguirà più o meno come negli ultimi anni. Ma se dovesse accadere sappiamo tutti che la situazione dovrà essere gestita e soprattutto GOVERNATA da persona capaci e sapienti, pronte a fronteggiare le emergenze con rapidità e risolutezza. Uscire da una Unione Monetaria ha alcune difficoltà , è inutile negarselo , ma queste difficoltà diventerebbero molto più grandi qualora in quel momento il Paese , o meglio i suoi vertici , fossero impreparati o addirittura inetti.
Ecco perché le prossime elezioni dovrebbero essere fatte al più presto e soprattutto perché saranno così importanti.
Il 5 Stelle si è dimostrato non proprio efficiente a governare minimamente una città come Roma . Non sto dicendo che sia semlice per carità , però ritengo che il sistema Italia in caso di rovina dell’ EUROZONA sia appena appena più complicato. E poiché il 5 Stelle una volta divenuto un grande partito o movimento (o come lo volete chiamare ) non ha fatto da catalizzatore di cervelli e studiosi anzi quei pochi che si erano proposti li ha rifiutati o espulsi , non mi pare il partito al quale affiderei la gestione dell’ uscita dall’ EURO . Oltretuttoad un osservatore attento , il 5 Stelle è parso usare lo slogan dell’ ITALEXIT o EURO EXIT paraculamente a scopi elettorali più che credere davvero in un persorso di uscita dall’ EUROZONA. Guarda caso il più crititico dei suoi rappresentanti per quanto riguarda la EUROZONA se n’ è bellamente andato (Zanni) mentre il 5 stelle chiedeva adesione al partito pro EURO dell’ ALDE. Poi rifiutata. …
IL PD è stato sempre il partito dell’ EURO e del vincolo esterno della UE. La teoria Piddina è che se EUROPA non funziona , allora “ ci vuole più Europa” , se EURO regala povertà , aziende chiuse , delocalizzate e disoccupazione allora la colpa è della imprenditoria italiana che non sa produrre merci di qualità ad alto valore aggiunto . E comunque c’ è la CINA ….. Ricordiamo tutti prima delle elezioni Bersani rassicurare la Merkel e dopo Renzi portarle la maglietta della Fiorentina .
La vittoria di Trump, la ascesa della LE PEN in Francia e la Brexit (oltre al no al referendum schiaffato in faccia a Renzi-Merkel -UE ) invece lasciano presupporre che se l’ EURO si romperà non sarà tra molto . la fine forse è vicina e allora vedremo chi avrà avuto ragione nelle previsioni.
Il PD di Renzi (ammesso che ce ne sia ancora uno) probabilmente farebbe gestire la rottura della moneta unica da persone tipo il suo resposnsabile economico Filippo Taddei . Uno che nel 2013 non ha passato l’ esame a professore associato per carenza di pubblicazioni , uno che nel suo ultimo articolo ricorda il prelievo forzoso sui conti correnti del 92 come una tassa dovuta alla svalutazione della Lira (sbagliato fu una tassa per recuperare i soldi bruciati dai genietti di Ciampi e Amato per difendere il cambio fisso e SME ) . Filippo Taddei poi sostiene che l’abbandono della moneta unica deve corrispondere ad un divieto di accesso ai propri soldi per i correntisti altrimenti porterebbero i soldi all’ estero). Sbagliato per la ennesima volta caro Taddei , basta chiudere temporaneamente gli spostamenti internazionali (roba che tra l’ altro non riguarda il 90% della popolazione)e i conti correnti sarebbero aperti per tutti. Taddei inoltre sostiene che i salari subirebbero un decremento perché i beni stranieri diverrebbero di colpo più cari (ammesso che le aziende straniere non abbassino i prezzi) . Ebbene questo al contrario è uno di punti di forza della uscita dall’ EURO. Se un bene straniero costa di più gli italiani acquisteranno un bene simile italiano = più domanda di beni italiani = aziende ITA lavorano e assumono . Aziende tedesche vendono meno e saldo partite correnti migliora ulteriormente. Più italiani nel giro di pochi anni avranno uno stipendio magari. Magari più turismo estero in ITa e meno turismo Ita all’ Estero. D’altronde il nostro RESPONSABILE ECONOMICO DEL PD è riuscito nel giro di pochi giorni a far incavolare con le sue castronerie scritte ed in TV sia il Prof . Sergio Cesaratto (post sotto) che Claudio Borghi. Con Borghi in diretta tv ha sostenuto che in Argentina hanno cambiato moneta dal PESO al Corralito. Io ho tanti amici in Argentina e vi garantisco che nessuno di loro ha mai maneggiato una moneta chiamata Corralito.
E’ a queste persone che Renzi e il PD affiderebbero una ipotetica crisi della EUROZONA? Ce li immagininamo i consigli dei ministri con la Boschi la Madia , la Serracchiani tutte capitanate da Taddei in riunione tra loro per capire cosa fare? Restiamo nell’ EURO , riprendiamo la Lira o adottiamo il Corralito dall’ Argentina con cambio fisso? Voi che ne dite?