02Ott 19
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Italia, 2050, cronache immaginarie dalla scuola del nulla. Prima ora: lezione di esterofilia. Il programma annuale della materia è bello vasto. “Come cancellare la propria memoria identitaria”: il professore osserva la cartina del mondo piazzata sulla parete e assegna questo compito. Saggio breve su carta riciclabile. C’è ancora l’ombra del crocifisso sul muro, ma solo quella. Da quando le radici cristiano-cattoliche hanno smesso di rappresentare un problema, sradicare il passato è diventato più semplice. Ha la certezza che gli studenti faranno un bel lavoro. Del resto hanno manifestato qualche giorno prima, giustificati, in difesa di un’ideologia, quella ambientalista, che è […]
Il diario del ribelle © 2024
17Nov 17
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Gender e dittatura del pensiero unico, un legame che sembra consolidarsi. Il periodico Tempi ha pubblicato – tempo fa – la storia di due genitori tedeschi arrestati per non aver fatto sì che i figli partecipassero alle due ore di lezione previste sul tema. La questione è datata e alcuni interpretarono la vicenda come se fosse stata giornalisticamente confezionata ad arte. In Germania – infatti – la legge sanziona la fattispecie che contiene il reato di non mandare i figli a scuola, non certo il non far partecipare la propria prole alle lezioni sul gender. Un problema – però – si pone: […]
Il diario del ribelle © 2024
16Dic 16
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Una nazione che ha avuto Benedetto Croce come Ministro della Pubblica Istruzione non può giudicare un governante dai titoli. Non è questo il punto. Ognuno di noi conosce moltissime persone prive della laurea, ma validissime nei settori in cui operano. Allo stesso modo, esistono plurititolati privi di qualunque capacità. Questo è un fatto rinomato. Certo è che il settore in questione, quello dell’istruzione, meriterebbe un trattamento di favore nella scelta di persone specificatamente formate per dettarne le linee guida. Un comandante, insomma, deve sapere com’è fatta la nave per evitare che affondi. Specie nel caso in cui, come […]
Il diario del ribelle © 2024
14Ott 16
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Alexey Komov ha 44 anni, padre di 5 figli e nonno di uno. Ha lavorato in molte multinazionali. E’ ora Ambasciatore del WCF (Congresso Mondiale delle Famiglie) all’ ONU e Portavoce della Commissione sulla famiglia del Patriarcato di Mosca. Interviene frequentemente in conferenze internazionali in difesa della famiglia naturale, della libertà educativa e contro le teorie del gender. L’ho intervistato sulla tematica dell’identità all’interno delle scuole occidentali e di quelle russe. Lei è solito occuparsi di famiglia. Il tema dell’identità, tuttavia, interessa nella stessa misura l’ambito della scuola, non trova? L’identità, come insieme di caratteristiche di ognuno di noi […]
Il diario del ribelle © 2024
15Set 16
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Il termine “bravo” viene dal latino “pravus” che ha il significato di malvagio, selvaggio ed indomabile. Passato per lo spagnolo, Manzoni ne “I promessi sposi” ne mantiene l’accezione originaria. Bravo, nell’odierna scuola italiana, vuol dire che sei uno schiavo. Cioè che fai tutti i compiti, siedi con la postura corretta, stai zitto in classe, conosci tutte le tabelline ed i capoluoghi di provincia, leggi i libri giusti, frequenti le persone giuste, pensi esattamente quello che devi pensare ed utilizzi il tempo libero nella maniera più proficua possibile. Il tutto imposto dal totalitarismo educativo dell’unico modello di mondo possibile. Non è […]
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