Essere convinti di sapersela cavare con i compiti e avere  relazioni serene con i compagni di classe è il migliore antidoto contro la depressione. Fin da piccoli. Le mamme – manco a dirlo – lo sapevano già.
Ogni mamma è consapevole che se i propri figli stanno bene con gli amici e non vivono con ansia e stress la scuola, avranno messo dei solidi mattoni nella costruzione di sé.

Ma ora c’è uno studio dell’Università Milano Bicocca (dipartimento di Psicologia) condotto su un campione di 600 bambini di seconda e terza elementare in collaborazione con alcune università americane e pubblicato sul Journal of Abnormal Child Psycology che lo certifica.

Il risultato: bambini consapevoli di “sapere fare”, saranno più sereni. E, a parità di competenze, è la convinzione di sapere fare qualcosa a fare la differenza. Anche già a sei e sette anni. 

La nostra ricerca – ha spiegato Patrizia Steca, docente di psicologia generale e coordinatrice dello studio –  ha dimostrato che la convinzione di sapere gestire le attività scolastiche e le relazioni con i compagni possano contrastare la depressione anche tra i più piccoli”.

E fa notare: “Questi risultati sottolineano l’importanza e la centralità della scuola come contesto primario nel quale i bambini vengono chiamati fin da piccoli ad affrontare i compiti, richieste e rapporti sociali molto impegnativi“.

Alla ricerca hanno partecipato 554 bambini (51,4% maschi, 44,2% di seconda elementare ) di 11 scuole elementari del nord Italia (Lombardia e Piemonte) ai quali è stato richiesto di rispondere a una serie di domande.

“Tramite sofisticate analisi statistiche – spiegano Andrea Greco e Dario Monzani, tra gli autori dello studio e collaboratori di ricerca alla Bicocca – abbiamo riscontrato come sia fondamentale lavorare sull’autoefficacia e sugli stili cognitivi. Entrambi questi indicatori giocano infatti un ruolo chiave sulla depressione.

Chi tende a catastrofizzare le conseguenze degli eventi negativi, riporta livelli più alti di sintomi depressivi.

Contemporaneamente, i bambini che si sentono più capaci di far fronte ai compiti scolastici riportato minori sintomi depressivi”.

In sintesi, i bambini che si sentono più incapaci nella relazione con i loro compagni mostrano più elevati livelli di stress che portano a maggiori livelli di depressione, rispetto ai bambini che si sentono capaci.

Quindi

uno scarso senso di “autoefficacia” come la chiamano i ricercatori, ovvero di fiducia nelle proprie capacità di riuscita, “può produrre scoraggiamento e stati d’animo negativi che rischiano di condurre a vissuti depressivi veri e propri. E’ necessario quindi lavorare in questo senso per rafforzare nei bambini la loro convinzione di essere efficaci, fortificare la loro autostima, in un’ottica che sia realmente positiva e preventiva”.

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