Alza lo sguardo dal cellulare e mi pianta gli occhi addosso. Mi sento nell’angolo, con lo  spazio che si stringe come dentro un bel golfino di cachemire appena uscito da un lavaggio sbagliato. “Ma-sai- quante-ore-di-utilizzo-mi-dà?”. L’adolescente in pigiama h24 sorride e scandisce le parole bene bene. Aspetta una risposta.  Vorrei gridare no, che non lo voglio sapere, per favore per favore non me lo dire. Ma non grido. Più che altro per i vicini. E non dico neanche niente perchè tutti gli psicologi hanno detto e ripetuto di cercare di allentare le inevitabili  tensioni da convivenza forzata facendo finta  di […]