Il coraggio dei conigli

“La sindrome dell’assedio” – o ancora – “La paura delle domande” – o peggio – “Allergica alle domande”. Questi sono solo alcuni titoli dei “giornaloni” di sinistra che accusano Giorgia Meloni di essere timorosa della stampa. Viene accusata (ingiustamente) di non rispondere alle domande durante la conferenza. Accuse ingiuste, gratuite. Rivolte ad una donna che non si è mai sottratta ai giornalisti. Né ieri da leader del primo partito italiano; né oggi da Presidente del consiglio. A dirlo sono i fatti, le conferenze stampa fiume nella sede del partito in via della Scrofa tenute anche a pochi giorni dalle elezioni […]

  

Giorgia Meloni nel mirino di piccole donne

Quarantotto secondi di anarchia. Pura, totale. È la durata di un video pubblicato su TikTok dalla pagina “Radical graffiti”. Ed è propio di radical che si tratta. Ma non sono chic anzi, tutt’altro. Nel video un gruppo di giovanissime ragazze su di giri mentre strappa con violenza un manifesto elettorale di Giorgia Meloni. Uno di quelli giganti, 6×3 lo chiamano gli addetti. Urla, risate isteriche e poi l’incitazione con il solito ritornello. “Chi non salata un fascista è, è…” urla il branco di piccole donne. Piccole sì. Intutti i sensi. Soddisfatte, appagate dal gesto “eroico”. Stracciare un manifesto. Una dimostrazione […]

  

Attentato alla democrazia

Un colpo di pistola calibro 38. Una vetrata ha salvato la vita dei militanti di Forza Italia e quella del deputato Francesco Cannizzaro. Ecco (nella foto) i segni del male. Un buco, un vetro ferito. Lacerato. Come l’animo dei calabresi onesti. I segni di una Calabria squarciata, mortificata, umiliata da certi mezzi “uomini” che sanno parlare solo con le armi. Solo premendo il dito sul grilletto. Perché? Perché questa violenza? Non ho letto grandi editoriali né tantomeno grandi attestati di solidarietà. Solo due righe, quelle necessarie. Solo per salvare le apparenze. Nessuno si è indignato. Mi chiedo. Ripeto, mi chiedo. […]

  

Z come z

Putin è riuscito ad appropriarsi anche di una lettera non sua, la Z. Nell’alfabeto cirillico, infatti, quella lettera, la Z, non esiste. Perché non usare la “E”, sarebbe stata più facile da sostituire. Invece no, ci ha privato anche della Z, non solo della pace. L’Ukraine Institute, che rappresenta la cultura ucraina nel mondo, ha inviato una lettera ufficiale al Festival di Cannes e al regista francese Michel Hazanavicius, per chiedere di rinominare il film d’apertura “Z”. Il motivo? Beh, la povera e già discriminata lettera dell’alfabeto potrebbe essere vista come una provocazione essendo un simbolo pro-invasione russa dell’Ucraina. Già […]

  

Il “bavaglio” di Zelensky

Volodymyr Zelensky mette a “tacere” tutte le TV dell’Ucraina, lo fa con un decreto presidenziale. Accorpa tutti i canali televisivi nazionali in una singola piattaforma, e parla dell’importanza di “una politica di informazione unificata” sotto la legge marziale. A riportare la notizia (ignorata da molti) è l’agenzia di stampa Reuters, che cita l’Ufficio della presidenza ucraina. Le Tv che, fino a oggi hanno mandato in onda la “normale” programmazione, compresi i cartoni animati per i più piccoli costretti a rifugiarsi dentro casa per ripararsi dalle orribili bombe russe, da domani manderanno in onda solo notizie dal fronte. Morte e distruzione. […]

  

Zelensky, parole al vento

Ma che senso hanno tutti gli interventi del presidente ucraino alle Camere dei principali Paesi se poi le sue parole non vengono ascoltate? Da settimane, giorni, Volodymyr Zelensky parla al vento. Chiede aiuto, chiede l’intervento della Nato. Chiede che i cieli vengano protetti. Tutti sappiamo che è quasi impossibile, lo sa anche lui che un intervento militare scatenerebbe la terza guerra mondiale. Ma lui parla e spera. Chiede. E striglia, rimprovera. Ammonisce e punta il dito, cerca di difendere il suo Paese dall’invasione russa. Sa di essere solo in questa guerra. Sa che l’Occidente potrebbe fare molto di più. Anche […]

  

Via le accise, Salvini ora mantenga la parola.

Oggi voglio farvi arrabbiare. Credetemi, basta davvero poco. È sufficiente riportare tutto l’elenco completo delle accise che paghiamo sulla benzina e sul diesel. Tutte accise che, vista l’emergenza, potrebbero essere ridotte o, magari, sospese. Perché no, cancellate! In Irlanda lo hanno già fatto! Ieri il ministro delle Finanze Pascal Donohoe, ha annunciato un taglio temporaneo delle accise. “L’accisa si ridurrà di 20 centesimi per litro di benzina e 15 centesimi per il diesel a partire dalla mezzanotte di stasera. Questo significherà un risparmio di circa 12 euro per un pieno di benzina e 9 euro per il diesel”, ha detto […]

  

La guerra del gas

La guerra è troppo distante da noi? Niente affatto. Il rinculo dei tank russi che sparano su Kiev arriva fino in Italia. L’eco delle bombe entra dentro le nostre case. Si ripercuote sulle nostre tavole o alla colonnina di benzina. È aumentato tutto, e tutto aumenterà nei prossimi giorni. Teniamoci pronti. Sono gli effetti devastanti della guerra. Anche questi. No, non possiamo permetterci di rimanere indifferenti perché la crisi tra Russia e Ucraina la stiamo pagando anche noi. Più degli altri, come sempre. L’Europa, ieri unita sulle sanzioni, oggi si è già sfaldata. Ognuno agisce per conto proprio e noi, […]

  

Armiamoci e partite

È proprio il caso di dirlo: “armiamoci e partite”. Ma questa volta non siamo in una sceneggiatura di un film comico dei primi del novecento con Totò o Franco e Ciccio. Siamo nel 2022 e i versi del poeta Olindo Guerrini scritti nel 1897 sono ancora attuali. Oggi più di ieri. «Ah, siete voi? Salute o ben pensanti, In cui l’onor s’imbotta e si travasa; Ma dite un po’, perché gridate “avanti!” E poi restate a casa? Perché, lungi dai colpi e dai conflitti, Comodamente d’ingrassar soffrite, Baritonando ai poveri coscritti “Armiamoci e partite?” Partite voi, se generoso il core […]

  

Calabria, il fallimento dello Stato

È proprio vero, non c’è limite al peggio. Soprattutto se si parla di Calabria. Soprattutto se si parla di sanità. Mentre tutta Italia da lunedì si colorerà di giallo, la Calabria rischia di finire in zona arancione, forse rossa. Perché? Semplice, chi deve fare non fa. O peggio, fa male. Molto male. La colpa? Non certo del suo presidente. Lì, in quella Terra bella e dannata, a gestire la sanità (da un decennio) c’è un commissario mandato dal governo. Un uomo dello Stato. Un prefetto, un poliziotto. Che, a quanto pare, ha fallito. Le cose non vanno per niente bene. […]

  

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