La strana caccia allo Scajola
Ormai quella sull’ex ministro Claudio Scajola è una competizione tra Procure. Non bastava l’inchiesta Breakfast dei pm reggini sul presunto sodalizio in odor di ‘ndrangheta per aiutare l’ex deputato Amedeo Matacena a sottrarsi alla cattura; non bastava l’ombra dell’omicidio «per omissione» sull’ex titolare al Viminale nell’indagine sulla scorta tolta al giuslavorista Marco Biagi, ucciso dalle Nuove Br il 19 marzo del 2002, riaperta dai pm di Bologna grazie a nuove carte scoperte nell’archivio di un ex collaboratore di Scajola. Adesso sul capo del politico ligure si è abbattuta una doppia tegola. Il pm di Imperia Alessandro Bogliolo ha chiesto il suo invio a giudizio, con citazione diretta, per finanziamento illecito e ricettazione. I lavori di ristrutturazione della sua residenza, Villa Ninina – questa l’ipotesi dei pm liguri – valevano circa tre milioni di euro ma sono stati pagati 1,5 milioni. La differenza costituisce, secondo l’accusa, il finanziamento illecito per l’ex deputato di Forza Italia. È giallo invece sull’accusa di ricettazione: il filone è quello nato durante una perquisizione su denuncia dell’ex deputato Pdl Eugenio Minasso, nella quale sarebbe spuntata una informativa (segreta?) nella quale si faceva riferimento a Minasso come consumatore di cocaina. Ma i legali di Scajola contestano l’ipotesi accusatoria: «Non è vero che il nostro assistito non poteva averle. Aspettiamo la ricostruzione dell’accusa per capirne di più».
E qui la vicenda si complica. Perché proprio a Villa Ninina sono arrivati ieri i pm reggini del caso Matacena, a caccia di quei documenti che servirebbero a dimostrare l’esistenza della presunta Spectre affaristico-massonica di cui farebbe parte Scajola. Ma quali carte troverà? Quelle sequestrate dalla Dia di Reggio ai primi di maggio, non quelle legate all’inchiesta di Imperia aperta per ricettazione. Sarà scontro? È presto per capirlo. A Bologna si lavora («a ritmo elevato», commenta l’aggiunto Valter Giovannini). L’allora segretario di Claudio Scajola, Luciano Zocchi, sarà ascoltato domani sulla morte del giuslavorista? Che faranno i pm reggini sulle carte sequestrate all’ex collaboratore che hanno fatto scattare l’inchiesta? Sarà battaglia tra Procure?