Le verità nascoste in un libro che spuntano dopo 12 anni

C’è una storia che mescola servizi segreti, politica e ‘ndrangheta che torna a fare capolino in un’aula di giustizia. E il merito è di Antonino Monteleone e del sottoscritto, che questa storia l’hanno scritta 12 anni fa nel libro Oh mia bella Madu’ndrina che da il titolo a questo blog. Ce lo ricorda la cronaca del processo di Appello Gotha pubblicata sul sito internet il Reggino (che cita il libro ma non gli autori, peccato per lui). Il passaggio a cui si fa riferimento è l’intervista che l’ex enfant prodige reggino di Alleanza nazionale Alberto Sarra, ex consigliere regionale, diede […]

  

Il Supremo, storia del boss che ha insanguinato la mia adolescenza

Una vita al servizio di un padrone, poi la ribellione e la successione. Il sangue degli ex amici sulle mani, la latitanza con la paura fottuta che quelli con cui dividevi anche il pane ti ammazzino. Letture colte e un fiuto per le persone. Segreti da custodire, luoghi inaccessibili come nascondiglio, vita grama e un potere di vita e di morte sterminato. Chi come me non conosceva fino in fondo la storia del boss di ’ndrangheta Pasquale Condello si divorerà il libro Il Supremo – Ascesa e caduta di un comandante del male di Andrea Ian Galli del Corriere della […]

  

La brutta bellezza che salverà Reggio

La morte del re dei videpoker Gioacchino Campolo, una figura paradigmatica della cosiddetta zona grigia della ‘ndrangheta, non può lasciarmi indifferente. Come ho scritto su Prodotto interno sporco, «la sua sala giochi a Reggio Clabria, l’Orchidea rossa tra la via Marina e il Cordon Bleu, per anni è stato il mio rifugio quando ero ragazzo. Che i suoi videopoker fossero truccati era un segreto di Pulcinella. Erano illegali, e lo sapevano tutti, anche gli sbirri che ogni tanto vedevo giocarsi lo stipendio». Ho anche letto la lettera della figlia Adriana, e comprendo ma non giustifico il suo sfogo. Nei giorni […]

  

Quel che resta della verità

Parafrasando Oscar Wilde, la verità non è una e non è semplice. Che cosa sta succedendo in Calabria? Tutto e niente, come al solito. Mentre la Regione Calabria è impegnata a cancellare i vitalizi vergogna da un giorno (tenendosi stretti quelli che costano 600mila euro al mese e che spesso finiscono a politici nei guai con la giustizia), gli strascichi del Palamaragate arrivano in riva allo Stretto e travolgono tutto. Proprio mentre la politica calabrese, di destra e di sinistra, viene bersagliata da scandali e inchieste. E la ‘ndrangheta, come dico spesso, se la ride. Facciamo un po’ di chiarezza. […]

  

Un fucile può riscrivere la storia dei rapporti mafia-ndrangheta

Mafia, ’ndrangheta, trattative con lo Stato e servizi segreti. Tutto ruota e si salda attorno all’omicidio del giudice Antonino Scopelliti, il sostituto procuratore generale in Cassazione che il 9 agosto 1991 era la pubblica accusa nell’ambito del primo maxi processo contro Cosa Nostra. Il magistrato venne ucciso nella sua auto alla periferia di campo Calabro, il suo paese, da due colpi d’arma da fuoco. Fu l’ennesimo delitto eccellente della guerra di ’ndrangheta che aveva insanguinato Reggio Calabria dal 1986 con una media di 100 morti all’anno. La sua morte, voluta dalla mafia ed eseguita dalla ’ndangheta sancì la pax mafiosa […]

  

Mafia e ‘ndrangheta, pupi e pupari Così la verità annega tra le bugie

Pupi e pupari, segreti e rivelazioni, misteri e non ricordo. Al processo sulla presunta trattativa Stato-mafia – come ricorda il Fatto quotidiano – è andato in scena un altro capitolo della commedia chiamata ‘ndrangheta. Che tutto vuole e tutto sa, quando conviene. A tentare di incantare i giudici di Caltanissetta che indagano sulla morte di Giovanni Falcone (l’esplosivo sarebbe arrivato dalla nave Laura C, il supermarket dell’esplosivo in mano alla ‘ndrangheta, come ho già scritto) e Paolo Borsellino c’era il collaboratore Nino Lo Giudice, detto “il Nano”, che ha già fatto tanti casini gettando fango su molti magistrati, e che […]

  

L’Emila rossa invasa e la ‘ndrangheta che ride del sisma

Sul sito IlDispaccio del bravissimo collega Claudio Cordova si dà conto della sentenza del gup Francesca Zavaglia che nel rito abbreviato – scelto da una parte degli indagati –  mette una pietra ferma nell’indagine AEmilia sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta nella regione rossa per eccellenza, di cui avevamo già parlato diverse volte. Nell 1390 pagine della sentenza del processo concluso ad aprile (58 condanne, 17 patteggiamenti, 12 assoluzioni e un proscioglimento per prescrizione) si parla espressamente di «rottura degli argini» da parte della criminalità calabrese in Emilia. In realtà l’argine avrebbe dovuto metterlo la società civile, il tessuto sociale e produttivo […]

  

La vera ‘ndrangheta e quei «quattro storti» che ci credono ancora

È stata una settimana horribilis per la ’ndrangheta. Altri 100 arresti tra la provincia di Cosenza e la Liguria, con le famiglie «in trasferta» che facevano affari sulle opere pubbliche grazie a una coop con interessi in settori diversissimi come movimento terra, import-export di prodotti alimentari, sale giochi e piattaforme di scommesse online, lavorazione dei marmi, autotrasporti e rifiuti speciali, produzione e commercializzazione di lampade a led. Due parlamentari come Antonio Caridi di Gal e Pino Galati di Ala considerati al servizio delle famiglie di ’ndrangheta anche a causa di un paio di intercettazioni telefoniche che non lasciano spazio a […]

  

Se la ‘ndrangheta nasconde il superboss della mafia

Una frase buttata lì, «senza elementi investigativi concreti» ma senza neanche poterlo escludere. Il pm antimafia calabrese Giuseppe Lombardo, il magistrato che indaga sull’ex ministro dell’Interno Claudio Scajola, sulla Lega Nord e sui rapporti di Paolo Romeo con Cosa Nostra e che ha svelato le trame delle famiglie reggine di ‘ndrangheta uscite dilaniate dalla guerra di metà anni Ottanta, ha detto che il superboss della mafia, Matteo Messina Denaro, potrebbe essere nascosto dalla ’ndrangheta. «Per quello che è la storia delle mafie penso che nessuno di noi abbia la possibilità di escludere alcunché, proprio perché sono talmente ramificate e strutturate […]

  

Boia chi molla, e la ‘ndrangheta non molla davvero

Boia chi molla, e la ‘ndrangheta non molla davvero. A volte ritornano personaggi come Paolo Romeo, ex politico Psdi già condannato per concorso esterno per ‘ndrangheta di cui avevamo già parlato. C’è una letteratura giudiziaria che lo riguarda e che lo vuole, allora come oggi, al centro delle trame che hanno deciso il destino di Reggio e della Calabria. Negli anni Settanta era legato ai moti del ’70 per Reggio capoluogo, guidati dalla destra neofascista al grido di Boia chi molla, di cui faceva parte (l’11 gennaio 1980 fu arrestato per favoreggiamento nella latitanza di Franco Freda e scarcerato il […]

  

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