La morte del boss malato e lo scontro sul 41bis

Non ci saranno funerali in stile Casamonica per lo storico boss di ‘ndrangheta Pantaleone Mancuso detto vetrinetta ma la giustizia ha perso un’altra volta. Il boss della potente cosca del Vibonese, storica avversaria delle famiglie reggine che compongono il Crimine e che comandano su tutta la ‘ndrangheta, è morto a 68 anni per un tumore nell’ospedale del carcere di Tolmezzo, a Udine, dove era recluso al 41bis nonostante le sue condizioni di salute. Il suo caso, molto simile a quello di Bernardo Provenzano – che resta al 41bis perché «solo così può essere curato» – rischia di esplodere molto presto. […]

  

Quei cartelli anti ‘ndrangheta «fuorilegge»

«Riprendersi il territorio» è un’espressione che ho sempre trovato infelice (un po’ come la parola «concreto»). Provo a nobilitarla ragionando su un po’ di notizie. Il 22 luglio, come ogni anno, i soliti noti dell’antimafia calabrese proveranno a riprendersi l’Aspromonte – impresa ardua – con la marcia di Libera in memoria di Lollo Cartisano, il fotografo di Bovalino sequestrato il 22 luglio 1993 di cui non si è mai trovato il corpo. Con i familiari delle vittime innocenti della ’ndrangheta ci saranno don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera, il procuratore capo di Reggio Calabria Federico Cafiero De Rhao e […]

  

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