La morte del boss malato e lo scontro sul 41bis

Non ci saranno funerali in stile Casamonica per lo storico boss di ‘ndrangheta Pantaleone Mancuso detto vetrinetta ma la giustizia ha perso un’altra volta. Il boss della potente cosca del Vibonese, storica avversaria delle famiglie reggine che compongono il Crimine e che comandano su tutta la ‘ndrangheta, è morto a 68 anni per un tumore nell’ospedale del carcere di Tolmezzo, a Udine, dove era recluso al 41bis nonostante le sue condizioni di salute. Il suo caso, molto simile a quello di Bernardo Provenzano – che resta al 41bis perché «solo così può essere curato» – rischia di esplodere molto presto. […]

  

Quei cartelli anti ‘ndrangheta «fuorilegge»

«Riprendersi il territorio» è un’espressione che ho sempre trovato infelice (un po’ come la parola «concreto»). Provo a nobilitarla ragionando su un po’ di notizie. Il 22 luglio, come ogni anno, i soliti noti dell’antimafia calabrese proveranno a riprendersi l’Aspromonte – impresa ardua – con la marcia di Libera in memoria di Lollo Cartisano, il fotografo di Bovalino sequestrato il 22 luglio 1993 di cui non si è mai trovato il corpo. Con i familiari delle vittime innocenti della ’ndrangheta ci saranno don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera, il procuratore capo di Reggio Calabria Federico Cafiero De Rhao e […]

  

Voti e affari, politici e sbirri: ma la ‘ndrangheta non è un film

La ’ndrangheta come non l’ha mai raccontata nessuno (anche se a me piace da morire Il Sud è niente) è pronta a sbarcare negli Usa. Black souls sarà la trasposizione americana del bellissimo Anime nere di Francesco Munzi tratto dall’omonimo romanzo di Gioacchino Criaco. Il 10 aprile inizierà la prima settimana con opening a New York, poi in tutti gli Usa distribuito da Vitagraph. Ma la ‘ndrangheta non è fiction, anche se le trame che si dipanano dalla cronaca fanno invidia a Hollywood. I boss della ‘ndrangheta hanno rapporti con i politici, con i poliziotti ma anche con i preti. […]

  

Guai se la ‘ndrangheta parla col piombo

Un omicidio di ‘ndrangheta fa rumore. Non tanto perché la vittima è un pezzo grosso (Fiore Gentile, 54 anni, condannato a 22 anni per l’omicidio del boss Pasquale Nicoscia a Isola Capo Rizzuto nel 2002 e recentemente assolto) quanto perché – visti i precedenti – quando le cosche parlano con il piombo il timore che si riaccenda una faida è molto alto. Se Gentile è l’ennesima vittima della guerra di mafia tra i clan Arena e Nicoscia è presto per dirlo, ma è plausibile visto il suo pedigree criminale. Con il fratello Franco, altro elemento di spicco della cosca Arena […]

  

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