La pedofilia al museo

Capisco il buon vino, le droghe, le pasticche sotto la lingua per eccitare l’immaginazione; capisco che “l’immaginazione domina il regno del vero e, all’interno di questo regno, il possibile è soltanto una regione” (Charles Baudelaire), ma perché umiliare la nostra vita a leggere che ci sono quasi 10mila persone che hanno sottoscritto una petizione per togliere dal Metropolitan Museum di New York un quadro di Balthus perché, a loro dire, promuove la pedofilia? Che cosa mostra l’opera di così morboso? Una ragazza vestita, dall’età cerbiatta, con le mani congiunte sulla testa, una gamba piegata e una stesa in segno di […]

  

Sensuale o sexy?

La mia ragazza è molto sensuale. Appena le tolgo le mutandine, lei annuisce in segno di grazie, ed io acconsento al suo posare nuda per me. Oggi l’inglese che si sta mangiando l’italiano, la riscriverebbe così: la mia ragazza è sexy. Appena le tolgo gli slip, mi dice thanks, io rispondo ok. La lingua infarcita di sempre più frequenti anglicismi è una lingua più morta dell’italiano che facciamo di tutto per soppiantare. Vuoi mettere l’erotismo della parola “mutandine” con la parola da supermercato “slip”? Se dici “slip”, pensi allo scaffale di un negozio di biancheria intima in esposizione; se dici […]

  

La religione di Stato va abbattuta

Il Ministero dei Beni culturali, ovvero lo Stato, sbanda come una macchina impazzita a destra e a sinistra. I soprintendenti di Roma dicono che il Colosseo è intoccabile, poi arriva quello attuale e dice l’opposto, ovvero che l’anfiteatro deve ospitare i concerti di Sting e degli U2. Tutto e il contrario di tutto, tanto il Codice dei Beni culturali è una marmellata. Se un soprintendente vuole buttar giù da un altare un polittico trecentesco per sostituirlo con una patacca, può farlo. Se un soprintendente, al contrario, vuole sostituire una patacca con un pezzo notevole, può farlo lo stesso. Il Codice […]

  

L’Islam che spacca le Madonne

Un uomo – un musulmano – accende una telecamera, prende in mano una statua della Madonna, poi violentemente la butta in terra frantumandola in tanti pezzi. Il video viene messo su YouTube e ottiene migliaia e migliaia di condivisioni. Il web è l’arma della contemporaneità. Se l’avesse spaccata in casa, se la sarebbe cantata e suonata da solo. Mettendolo online, quel video è divenuto un’arma. Un’arma di propaganda, di fedelizzazione, di reclutamento, ma anche un’arma per i suoi nemici. Se prima lui era solo un musulmano, ora è un musulmano odiato, maledetto, preso a simbolo di cosa sarebbe l’Islam radicale […]

  

Se tutto è famiglia, niente è famiglia

L’unica famiglia che esiste è quella felice, dicono nei cortei e manifestazioni. La famiglia non è solo quella composta da madre, padre e figlio, ma qualunque altra unione, basta che sia felice. Lo stare insieme ed esserne felici basta per fare famiglia, per essere famiglia: dunque un uomo con una donna, un uomo con un uomo, una donna con una donna, ma anche un trans con un uomo, o una donna, un trans con un trans, un uomo con altri due uomini, una donna con altre due donne, o con trans in numero multiplo, sono tutte famiglie, per il fatto […]

  

Castellani, ovvero il mutismo dell’arte

Enrico Castellani, scomparso ieri, è stato il mutismo dell’arte. I morti si rispettano. Gli artisti si giudicano. L’astrattismo che è stato il linguaggio del Novecento, dopo Burri e Fontana, è diventato una voce afona. Il solipsismo della forma. Il puro intuire in solitudine. Chi ne avvertì l’abisso solitario di sostanziale irrilevanza sociale fu Vinicio Berti (il solo audace tra gli artisti dell’Astrattismo Classico, seguito da Alberto Gallingani), ma gli altri artisti che si mossero, come Castellani e Bonalumi, nella ricerca della pura forma, si incolonnarono in un vicolo che li ha visti contigui nella sperimentazione, diventandone sostanzialmente afoni. L’informale, lo […]

  

Il veleno di Mostar

Bevendo il veleno e suicidandosi, all’atto della sentenza di condanna per crimini di guerra nella ex Jugoslavia, il generale croato Slobodan Praljak ha mostrato che la guerra non finisce quando si seppelliscono i morti e si stende un trattato di pace. Anche se non ne parli più, anche se in Croazia ora vai al mare, tra barche, hotel e arrosti misti, la guerra rimane, ha tracciato troppi abissi di vendetta, odio, rancore, fallimenti, contrabbandi, processi, che nessuna pace cancella. Butti giù un ponte, un ponte simbolo, il ponte di Mostar, con la dinamite, durante la guerra, il 9 novembre 1993. […]

  

L’arte è eterna, ed io no

L’uomo nudo è bello solo se è un fusto di bronzo del Giambologna. Se lo vedi in spiaggia, soprattutto se depilato, con le bollicine rossastre e il brufolo che gli nasce dove ha rasoiato il pelo, oppure flaccido, bianco morto, o grigio topo, come il sottoscritto, meglio per le ragazze buttare gli occhi all’orizzonte a vedere gli yacht a largo. Non vado mai al mare per questo: perché detesto essere ammirato meno di uno yacht. L’arte classica e l’arte rinascimentalizzata o neoclassicizzata ci umiliano. Tanta è la grandezza della nostra mente, tanta è la vergogna dei nostri corpi maschili penosi. […]

  

Galera a chi legge D’Annunzio

Dovrò presentarlo nascosto in un garage, uno dei miei prossimi libri. Si intitola “Fascisti! Artisti, intellettuali e poeti alla corte di Mussolini”. Mi toccherà rinchiudermi in un sottoscala, in uno sgabuzzino, tra la penombra degli scatoloni e l’umidità precoce delle pareti. In pubblico, infatti, parlare di Gabriele D’Annunzio, Luigi Pirandello, Giuseppe Ungaretti, Filippo Tommaso Marinetti, Arturo Toscanini, Giovanni Gentile, Giuseppe Bottai, Mario Sironi, Marcello Piacentini, Arturo Dazzi e tanti altri, rischia di essere apologia di fascismo. Sono tutti pensatori, scultori, pittori, poeti, architetti a vario titolo legati al fascismo; e ora la proposta del PD di far firmare un atto […]

  

Pedofili?

Ho cinque amici, cinque padri, cinque padri divorziati, accusati ciascuno di pedofilia verso i figli dalle loro rispettive ex mogli. Due sono i casi: o i miei amici sono diventati tutti pedofili oppure accusare di pedofilia l’ex marito è un modo delle donne, divenuto una consuetudine, per avere vantaggi nella contesa legale dei bambini. Basta lavorare sul linguaggio. Insinuare il sospetto dell’atrocità fedofila sotto frasi del tipo: “mio figlio mi ha detto che lui lo tocca”. Lo tocca! Scusate: una madre e un padre non lavano il bambino? Non lo toccano nel lavarlo? Non lo asciugano, non lo vestono? Non […]

  

Il blog di Luca Nannipieri © 2024
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