Come previsto: arriva il buco della Tobin

Cari commensali vogliamo mantenere le promesse. Un annetto fa vi avevamo esortati a tenere in frigorifero la zuppa che fu pubblicata quel giorno. Il motivo era semplice. Neanche un bambino poteva credere alle promesse del trio Monti&Giarda&Grilli sul gettito che avrebbe procurato la Tobin tax. All’epoca parlammo nel titolo di «falso in bilancio». Ecco un assaggio di quella zuppa: «Tenetevi a mente questa zuppa (scrivevamo il 12 gennaio del 2013). E riassaporatela tra un anno, quando si avranno i primi saldi della truffa Tobin e vedrete che del miliardo preventivato, nelle casse sarà entrato sì e no un quinto. Il […]

  

Tre curve di Laffer

Vabbè ormai vi siete annoiati a sentir parlare della Curva di Laffer. Si tratta in fondo di un semplice grafico in cui si mette in evidenza come all’aumentare delle aliquote (da un certo punto in poi) diminuisce il gettito. E’una regola di buon senso che i nostri politici e tecnici non vogliono sentire. Ci sono tre casi lampanti che riguardano l’Italia degli ultimi mesi. Li ho messi in fila. E converrà aggiornare. IVA. Nei primi otto mesi di quest’anno il gettito derivante dell’Iva, la nostra principale imposta indiretta, è crollato. Da un punto di vista percentuale di 5.2 punti. Dal […]

  

Quel buco chiamato Tobin tax

Il caso della Tobin tax è un caso da manuale su come una tassa, oltre a essere inutile, sia pericolosa. Non è la prima volta che questa zuppa se ne occupa e, temiamo, non sarà l’ultima. Il fascino della Tobin tax è tutto nella sua presunta bontà ed eticità. Anche l’inglese fa la sua parte: si dà l’idea che essa sia consolidata in tutti i Paesi avanzati, si fa leva sulla nostra presunta arretratezza nel non averla ancora adottata. Fatto sta che siamo stati i primi a imporla in Europa e, praticamente, gli unici al mondo. Piccola digressione: la tassa […]

  

Fate presto? Sì, ma cosa

Un milione di licenziamenti nel 2012. Pressione fiscale salita al 52%. Consumi crollati, Pil sceso più del 2%. Nel medesimo sciagurato anno, 80mila italiani sono scappati all’estero: la metà di loro sono giovani. Il traffico autostradale è sceso e abbiamo iniziato a consumare anche meno energia elettrica. Il debito pubblico è cresciuto di 80miliardi e le sofferenze bancarie sono salite a 130miliardi. Vi basta? Per carità di patria e rispetto del lunedì ci fermiamo. Attribuire tutta la responsabilità al governo Monti è scorretto, così come scorretti sono i tecnici che sostengono di aver salvato il Paese. La parola d’ordine della […]

  

Monti, un premier o un editorialista?

La differenza tra un prestigioso editorialista e il premier, è che al primo è concesso pontificare, al secondo sarebbe richiesto di governare. Riteniamo che il presidente Monti ogni tanto si scordi di non stare più al Corriere della Sera, ma a Palazzo Chigi. Sia detto con chiarezza: il mestiere dell’opinionista è relativamente semplice. Deve intercettare i suoi lettori. Il premier dovrebbe governare il Paese. Monti nei giorni scorsi ha detto cose giustissime sulla scuola; sacrosante e coraggiose sulla corporazione dei professori. Ma nella legge di stabilità che sta approvando ha cancellato proprio quei codicilli che l’opinionista considera giusti. Due giorni […]

  

Monti? un anno di tasse

Il pareggio di bilancio è un falso mito. Lo si può raggiungere rincorrendo la spesa con maggiori tasse. Oppure lo si può conseguire riducendo le uscite. Nel primo caso la bestia statuale si rafforza, nel secondo tracolla. Tre quarti delle manovre del governo Monti sono fatte da maggiori e nuove imposte. Un quarto da tagli di spesa, avvenuti grazie alla riduzione dei trasferimenti a enti locali, dotati di capacità impositiva. E che dunque aumenteranno il prelievo locale. Insomma, il pareggio di bilancio che si spera di ottenere è quello della peggiore specie. È un saldo negativo per i contribuenti. Il […]

  

Monti aumenta le tasse. Ma lo nasconde

Con la manovra da 12 miliardi varata dal governo pagheremo più o meno imposte? Chi guadagna e chi perde? Ed è utile all’economia? Sono le tre domande chiave che ci si deve sempre porre quando un esecutivo mette mano al suo bilancio che è fatto da 800 miliardi spesi in nome nostro e 780 recuperati dalle nostre tasche. Andiamo dunque per ordine. 1. Con la manovra varata ieri (e i cui dettagli, anche quelli fondamentali, non sono ancora pubblici) la Bestia statale fagocita più tasse di quelle (già ingenti) che recuperava dalle nostre tasche. Il conto è presto fatto. Grazie […]

  

Monti ha fallito, ma deve rimanere

Alcuni commensali se la prenderanno con la pietanza che sto per servire. Non vorrei dilungarmi troppo sui fallimenti del governo Monti. Chi ha pazienza può assaggiare le zuppe più stagionate, si potrà fare una scorpacciata di critiche. Dalla controriforma del lavoro alla tassazione, dai finti tagli all’incapacità di ricevere critiche. Quello del governo Monti è un percorso pieno di inciampi. La fonte di tutte le critiche è ovviamente la nascita del suo governo. Non solo la genesi, per così dire, tecnocratica, ma risiede soprattutto nell’aspettativa posto: un uomo solo è il problema dell’Italia, cambiandolo esso svanisce per incanto. Fino a […]

  

I tedeschi austeri e gli italiani voltagabbana

La guerra alla Germania è stata già dichiarata da un pezzo. Il problema è che l’Italia, come al solito, deve decidere da che parte stare. Riepilogo delle alleanze passate. Berlusconi imperante, la Germania era il nostro (anzi il loro) migliore alleato. Giornali, opinionisti, economisti e barzellettieri stavano tutti con la «Culona». Ma poi davvero il Cav la definì così? Vabbè, importa poco. La storia resta: fino a novembre dell’anno scorso, la Cancelliera tedesca era intoccabile. Giusto il suo rigore. Corrette le sue pretese. Sacrosanto il suo atteggiamento e le risatine sull’Italia dell’odiato Cav. Insomma la strada era quella tedesca. Tanto […]

  

La rete di Grillo e le Tv del Cav

Ma vi ricordate quando ridicolizzavano la discesa in campo di Silvio Berlusconi nel 1994? Con il kit del candidato, le mentine, le convention e gli spot in tv? Poi, dopo, dissero che era tutta colpa della televisione. E Bobbio (tocca scomodarlo) ci spiegò che non era l’elettrodomestico in sé, non era stato il conflitto di interessi di quegli ultimi mesi a far vincere il Cav; ma vent’anni di tv commerciale (ovviamente lo diceva in modo negativo) digerita dagli italiani aveva permesso il berlusconismo. Aveva creato il substrato culturale per il quale Berlusconi, diceva snobisticamente Bobbio, non poteva non vincere. Ecco. […]

  

Le tasse, Bergamo e i fucili

Sequestrare 15 persone e imbracciare un fucile all’interno dell’Agenzia delle Entrate, è una mossa che non ha scusanti. In uno stato di diritto si può tollerare la violenza in nessun caso. Ciò che si può e si deve fare è però interrogarsi sui motivi di questa febbre che sta investendo l’Italia: da sud a Nord, da poveri a ricchi, da piccoli a grandi. Nessuna giustificazione, ma qualche ragionamento è necessario farlo. 1. Diciamolo con chiarezza. Fino a pochi anni fa in Italia le tasse si riuscivano a tollerare. In parte perché il mercato tirava. In parte perché erano meno asfissianti. […]

  

Hollande non vale una messa

Ma siamo sicuri che Hollande valga davvero una messa? Tutti pazzi del francese dall’aria pacioccona. Un fetta consistente dei liberali si è già detta entusiasta della sconfitta al primo turno di Sarkoky. E una cospicua parte dei berlusconiani, non dice, ma sotto i baffi restituisce all’attuale presidente francese quella risatina di sfottò, che Sarkozy aveva riservato all’Italia, complice la Signora Merkel e una conferenza stampa nel pieno della crisi dello spread. Ma qualcuno si è letto il programma dei socialisti? Primo aumentare l’aliquota massima sul reddito al 75 per cento. Secondo ridurre (sì avete capito bene, ridurre) l’età della pensione […]

  

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