Rand Paul si è conquistato i titoli di tutti i giornali dopo che ha parlato quasi tredici ore, al Senato, per tentare di bloccare la nomina di John Brennan alla Cia e protestare contro la politica dei droni del presidente Obama. Dodici ore e 52 minuti è durato il suo intervento: ha preso la parola giovedì mattina alle 11.47 locali, alternando riflessioni personali alla lettura di alcuni articoli. Alcuni colleghi gli hanno fatto delle domande per permettergli delle pause, ma durante l’orazione non è consentito sedersi. A mezzanotte e 39 Paul è stato costretto ad abbandonare la maratona oratoria per andare alla toilette. Il record assoluto risale al 1957 quando il senatore Strom Thurmon parlò per 24 ore e 18 minuti per difendere la segregazione razziale. Il figlio di Ron Paul (candidato alle primarie del Gop) sta pensando seriamente di candidarsi alle presidenziali del 2016. L’ha rivelato lui stesso in un’intervista a Politico: “Credo che il nostro partito abbia bisogno di qualcosa di nuovo, di diverso”, ha detto il senatore del Kentucky. Vicino ai Tea Party, Paul ha criticato i precedenti candidati repubblicani, dicendo che sono stati incapaci di andare oltre la base degli elettori del Gop, il Grand Old Party. “Dobbiamo capire – prosegue Paul – a come giungere alla West Coast, al New England, alla zona dei Grandi Laghi, o alla classe operaia“, tradizionali bacini elettorali dei democratici.

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