“Leggi stupide sugli immigrati”. Trump detta la linea ai Repubblicani in vista delle elezioni di midterm

La battaglia di Donald Trump non si ferma. Il presidente guarda alla campagna elettorale per le elezioni di midterm, in programma il prossimo novembre, e affila le armi cercando di dettare l’agenda politica. “Quando le persone entrano illegalmente nel nostro Paese – scrive in un tweet –  dobbiamo immediatamente scortarli indietro senza passare attraverso anni di manovre legali. Le nostre leggi sono le più stupide di tutto il mondo. I repubblicani vogliono confini forti e nessun crimine. I democratici vogliono i confini aperti e sono deboli sul crimine!”. Linea dura contro i migranti clandestini e tolleranza zero sulla criminalità. Saranno […]

  

Il mondo non fu più lo stesso

Per la prima volta, dopo sedici anni, l’America vive un’angoscia diversa, dovuta ai danni e alla paura per l’uragano Irma. Ma il ricordo dell’11 Settembre è sempre vivo. Quel giorno cambiò il mondo. Ci rendemmo conto che il terrorismo internazionale di al Qaeda, mosso dall’integralismo islamico, non si fermava davanti a nulla, pianificando un attacco mostruoso che avrebbe causato migliaia di morti. Furono dirottati quattro aerei civili per colpire altrettanti obiettivi simbolo degli Stati Uniti: il Pentagono, la Casa Bianca (strage evitata grazie all’azione eroica dei passeggeri e dell’equipaggio) e le Torri Gemelle del World Trade Center di New York. […]

  

Il seggio più caro degli Usa

I democratici hanno deciso che l’opera di “rottamazione” di Trump deve tornare a essere politica, anziché puntare solo sulle aule di giustizia. E così hanno messo nel mirino un seggio della Camera dei rappresentanti spettante alla Georgia rimasto vacante. Il giovane Jon Ossoff (30 anni), vincitore delle primarie dell’Asinello, spera di strapparlo ai repubblicani, che lo vincono a mani basse dagli anni Settanta. Il candidato ha raccolto (o meglio, i democratici hanno raccolto per lui) la bellezza di 40 milioni di dollari. La cifrà più alta mai vista per un singolo seggio parlamentare nella storia americana. Al secondo posto si […]

  

L’America e l’Obamacare

Una delle riforme che i repubblicani contestano di più a Obama, e conseguentemente anche a Hillary Clinton, sua naturale prosecutrice, è l’Obamacare (Patient Protection and Affordable Care Act), varata nel 2010 ed entrata definitivamente in vigore nel 2014. La riforma ha cercato di dare una risposta a un problema oggettivo: 48 milioni di persone (il 15,4% della popolazione) senza copertura sanitaria. Tre le novità previste: le compagnia assicuratrici non possono rifiutarsi di vendere le polizze anche ai cittadini malati o affetti da patologie croniche (prima lo facevano); sono previsti sgravi fiscali e sussidi a un numero di cittadini americani più […]

  

La vendetta di Trump

Non lo amano. E lui non li ama. La battaglia tra l’establishment del Partito repubblicano e Donald Trump è sempre più cruenta. Al punto che Trump, ormai stufo delle continue punzecchiature ricevute, decide di passare al contrattacco. Ecco come: niente sostegno allo speaker della Camera, Paul Ryan (l’8 novembre oltre alle presidenziali si rinnova tutta la Camera ed un terzo del Senato) e neanche al senatore John McCain, due “pezzi da novanta” del partito dell’elefante, entrambi impegnati nella campagna elettorale per le rispettive elezioni. Le parole di Trump suonano come una “sfida”, ma c’era da aspettarselo dopo le dure presde […]

  

La minaccia di Trump ai Repubblicani

Nei suoi infiniti giri di valzer, a uso e consumo dei media, Donald Trump più di una volta ha pensato (o minacciato) di correre da indipendente. Ora torna a ripeterlo, come risposta alle forti critiche ricevute dai vertici del partito repubblicano, dopo che ha detto di voler chiudere le frontiere a tutti i musulmani. “Penso sia molto improbabile – ha detto in un’intervista alla Cnn – ma se non mi trattano con il dovuto decoro e rispetto, se non mi trattano come frontrunner, se le regole del gioco non sono uguali per tutti i candidati, allora certamente tutte le opzioni […]

  

Obama a Berlino sulle orme di Kennedy (e di Reagan)

“È meraviglioso essere di nuovo a Berlino”, ha detto il presidente degli Stati Uniti durante la conferenza stampa con Angela Merkel in cancelleria. “Sono contento – ha aggiunto – dell’invito della cancelliera dopo i 50 anni della visita di Kennedy”. Il 26 luglio 1963 davanti alla porta di Brandeburgo JFK pronunciò un discorso passato alla storia: “Duemila anni fa l’orgoglio più grande era poter dire civis Romanus sum (sono un cittadino romano). Oggi, nel mondo libero, l’orgoglio più grande è dire ‘Ich bin ein Berliner.’ Tutti gli uomini liberi, dovunque essi vivano, sono cittadini di Berlino, e quindi, come uomo […]

  

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