Obama e Trump su Fidel Castro

Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama commenta la scomparsa di Fidel Castro in modo sin troppo stringato: “Ha alterato il corso delle vite dei singoli, delle famiglie e della nazione cubana”. Ma nessuna critica, il giudizio per lui è sospeso: “Sarà la storia a registrare e giudicare l’enorme impatto di questa singolare figura sulla gente e sul mondo che lo circondava”. Obama non giudica Castro, né in positivo (sarebbe stato davvero troppo) né in negativo. Si limita a definire questo momento denso di “profonde emozioni” per i cubani di Cuba e per quelli che vivono negli Stati Uniti. Secondo […]

  

Obama scherza su Trump: “Preoccupato per i repubblicani”

“Donald Trump? Noi siamo contenti che sia stato scelto come candidato, ma non credo che lo siano i repubblicani”. Barack Obama si conquista così la risata del pubblico durante la registrazione di una puntata del Tonight Show, quando il presentatore Jimmy Fallon gli chiede un commento sulla nomination del miliardario newyorkese. Ovviamente i fan di Trump non rideranno affatto. Ma c’è una consolazione: avere Obama contro per loro non può che essere motivo di orgoglio. Anche se il Tonight show è un programma leggero Obama archivia presto la risata e si fa serio: “La battuta era troppo facile, ma la […]

  

Rivedi il discorso di Obama

L’America è forte. Chi sostiene il contrario “vende fiction”. Ogni riferimento ai repubblicani è voluto. Anche se Obama non cita mai gli avversari. Il presidente parla al Congresso nel suo ultimo discorso sullo stato dell’Unione. Una sorta di testamento politico.  Gli Stati Uniti, afferma, restano di gran lunga il Paese più forte della Terra: l’economia va meglio di ogni altra e persino il terrorismo “non rappresenta una minaccia esistenziale per la nostra nazione”. Anche se va combattuto con ogni mezzo. Il giudizio su Obama lo daranno gli americani, a partire dalla prossime elezioni, anche se lui non correrà. Un giudizio […]

  

L’ultimo discorso di Obama

Per l’ultima volta Barack Obama terrà il discorso sullo stato dell’Unione, la tradizionale relazione tenuta dal presidente americano di fronte al Congresso riunito in seduta comune. Come avviene ogni anno alcune persone sono state invitate a seguire il discorso. Scorrendo la lista dei 23 invitati troviamo un rifugiato siriano e un immigrato messicano. Un altro posto, invece, sarà lasciato vuoto: simboleggia le vittime delle violenze causate dalle armi da fuoco, una battaglia a cui Obama ha deciso di dedicare buona parte dei suoi ultimi sforzi alla Casa Bianca. Lo scienziato Refaai Hamo, 55 anni, è fuggito dalla Siria nel 2012. […]

  

Obama e la vedova di American Sniper

Dopo la firma del decreto per cercare di limitare le armi e le pesantissime critiche ricevute dai repubblicani, Barack Obama passa alla controffensiva mediatica, con interventi su radio, tv e giornali. Durante un dibattito organizzato dalla Cnn il presidente ha detto a chiare lettere che sua moglie Michelle non esiterebbe a comprare un’arma se invece che a Chicago, o alla Casa Bianca, la sua famiglia vivesse in campagna. Al di là della battuta a effetto (e della captatio benevolentiae) l’intento di Obama è quello di convincere gli americani che lui non ha intenzione di togliere loro il diritto di possedere armi, […]

  

Trump: Hillary e Obama crearono l’Isis

Donald Trump torna ad alzare il livello dello scontro politico. Lo fa parlando a Biloxi, in Mississippi. Parte dall’analisi delle violenze scoppiate all’ambasciata saudita di Teheran, presa d’assalto da un gruppo di manifestanti dopo che l’Arabia saudita ha giustiziato 47 persone, tra cui l’imam sciita Nimr al Nimr. Per Trump quello che sta accadendo è abbastanza evidente: “A Teheran stanno bruciando l’ambasciata saudita, lo vedete? L’Iran vuole conquistare l’Arabia saudita perché vuole il suo petrolio. L’ha sempre voluto”. E rivendica di averlo detto da tempo. Sottolinea poi di essere stato tra i primi a dire che era necessario bombardare le […]

  

Obama, l’Isis e l’islam

In un discorso in diretta tv alla nazione Barack Obama ha confermato la propria strategia nella lotta contro i tagliagole dell’Isis: raid aerei, droni e forze speciali sul terreno (non truppe), ribadendo che gli Stati Uniti non si faranno “trascinare un’altra volta in una guerra lunga e costosa sul terreno”. Il riferimento è a quanto fece l’amministrazione di George W. Bush nel 2001 per l’Afghanistan e nel 2003 nell’Iraq. Ma giova ricordare che è stato proprio il ritiro delle truppe Usa (nel 2011) a favorire l’avanzata dell’Isis. Obama tenta di rassicurare l’America dalla minaccia del terrorismo dopo l’attentato di San Bernardino (California). […]

  

Thanksgiving

Negli Stati Uniti la “Festa del ringraziamento” è quella che, tradizionalmente, riunisce le famiglie. Molto più del Natale e di ogni altra festa laica o religiosa. L’origine del Thanksgiving day risale al XVII secolo. William Bradford, governatore della colonia fondata a Plymouth (Massachusetts) dai padri pellegrini, a Plymouth, nel 1676 emise un ordine: “Tutti voi pellegrini, con le vostre mogli e i vostri piccoli, radunatevi alla casa delle assemblee, sulla collina… per ascoltare lì il pastore e rendere grazie a Dio onnipotente per tutte le sue benedizioni”. Un segno di gratitudine verso Dio per il raccolto e per quanto ricevuto […]

  

Partita a scacchi in Siria

L’abbattimento del Sukhoi 24 russo da parte degli F-16 della Turchia rischia di essere come l’attentato di Sarajevo contro l’arciduca Francesco Ferdinando, che nel 1914 fece da detonatore allo scoppio della Prima guerra mondiale. Mai come in questi casi è necessario mantenere la lucidità. La Turchia ha consegnato al segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, e ai cinque membri del Consiglio di Sicurezza del Palazzo di Vetro, una relazione scritta su quanto avvenuto. Si tratta del primo abbattimento di un aereo russo da parte di uno Stato membro della Nato dagli anni ’50. Il colonnello Steve Warren, portavoce della coalizione contro l’Isis […]

  

Usa, braccio di ferro sui profughi siriani

Dopo la rivolta di diversi Stati (più della metà) la Camera dei Rappresentanti Usa ha approvato un provvedimento che blocca il programma di accoglienza di 10mila rifugiati siriani. A votare a favore, sfidando la minaccia di veto di Obama, tutti i deputati repubblicani e 47 democratici. Per diventare legge serve ora il via libera del Senato. Ma, al di là di come andrà a finire, il passaggio bipartisan alla Camera, con il voto di un nutrito drappello democratico, segna una dura sconfitta per la Casa Bianca. Obama incassa il colpo e rilancia: “Zero è il numero dei rifugiati siriani ricollocati negli […]

  

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