Ovunque tranne il Vermont. E Biden strizza l’occhio ai fan della Haley

Il Super Tuesday incorona Donald Trump, che vince ovunque le primarie repubblicane, tranne nello stato del Vermont. L’ex presidente ha primeggiato in Alaska (87,6%), Alabama (83,2%), North Carolina (73,8%), Oklahoma (81.8%), Tennessee (77,3%), Virginia (63,1%), Minnesota (68,9%), Colorado (63,2%), Arkansas (75,7%), Maine (72,2%), Massachusetts (60%), Texas (78,2%), California (74,9%), Utah (66,4%). GUARDA TUTTI I DATI Trionfo totale, come dicevamo, a eccezione del Green Mountain State (Vermont), dove si è imposta Nikki Haley con il 50,1%. Il repubblicano Phil Scott, che dal 2017 governa questo piccolo stato del Nord Est (647mila abitanti), nelle presidenziali del 2020 dichiarò di aver votato Biden, […]

  

Game Over, Trump vince anche in South Carolina

Netta vittoria di Donald Trump anche in South Carolina, nelle primarie del Partito repubblicano. Era lo stato dove la rivale Nikki Haley era stata governatrice. Questi i numeri: Trump ha preso il 59,8& (451.905 voti), Haley si è fermata al 39,5% (298.681 voti). “È una giornata fantastica. È stata una vittoria migliore delle attese. Non ho mai visto il partito repubblicano così unito”, ha detto Trump. E proiettandosi alle elezioni generali del 5 novembre ha aggiunto: “A novembre guarderò dritto negli occhi di Joe Biden e gli dirò, sei licenziato!”. Una chiara citazione del suo noto show televisivo “The Apprentice“, […]

  

Trump, Putin e la Nato

Il presidente di uno dei paesi più grandi si è alzato e mi ha chiesto: «Ebbene, signore, se non paghiamo abbastanza e veniamo attaccati dalla Russia, ci proteggerete?». Io ho risposto: «Non avete pagato? Siete in arretrato?». Lui mi ha detto: «Sì, facciamo caso che sia così». E io: «No, non vi proteggerei. Anzi, inviterei la Russia a fare il diavolo che vuole». Lo ha detto Donald Trump in un comizio a Conway, in South Carolina. Qui trovate il video (Trump inizia a parlare dopo 1 ora e 48 minuti). Com’era facilmente prevedibile le dure parole di Trump hanno destato […]

  

Numeri granitici per Trump, ma gli indipendenti…

I numeri parlano chiaro: dopo la vittoria a valanga in Iowa (trenta punti di distacco dal secondo) Donald Trump ha avuto la meglio anche nel New Hampshire. Le primarie repubblicane, dunque, possono dirsi già finite dopo appena due stati? Non proprio, anche se le speranze dei repubblicani che sognano un’alternativa all’ex presidente sono ridotte al lumicino. Il risultato finale, nel New Hampshire, dice 54,6% Trump contro il 43,1% di Nikki Haley. Il distacco, tra i due, è dell’11,5%. Non è una distanza siderale, come in Iowa, dove Trump aveva lasciato Desantis 29,8% punti dietro e Haley 31,9%. Nel Granite State […]

  

Aspettiamo il New Hampshire…

La notizia interessante che arriva da Des Moines (Iowa) non è solo che Donald Trump ha stravinto i caucus repubblicani, con oltre il 50% dei consensi, ma che i suoi sfidanti sono lontanissimi. Ron DeSantis è riuscito a tenere il secondo posto, con il 21,2%, Nikki Haley è terza con con il 19,1%. Vivek Ramaswamy, quarto con il il 7,7%, si è già ritirato. Dunque corsa già finita? No, bisogna aspettare ancora, a partire dal New Hampshire, per capire se Haley riuscirà a scalzare DeSantis dalla seconda piazza. In tal caso la battaglia potrebbe anche riaprirsi, anche se il distacco tra […]

  

Chi ha paura di Nikki Haley?

Se l’è cavata egregiamente come governatrice della South Carolina (dal 2005 al 2011), ha pronunciato il controdiscorso alla nazione dei Repubblicani in risposta a quello del presidente Obama nel 2016, per due anni ha rappresentato gli Stati Uniti alle Nazioni Unite. Nikki Haley, 52 anni il 20 gennaio, vero nome Nimrata Randhawa, nel febbraio dell’anno scorso ha annunciato di voler correre alle primarie del Grand Old Party per cercare di conquistare la nomination in vista delle elezioni presidenziali di novembre. Impresa ardua, visto che Donald Trump è strafavorito secondo tutti i sondaggi. Sfida da rispettare e apprezzare. Ma pochi giorni […]

  

Grosso guaio in Colorado

A pochi giorni dall’inizio delle primarie (si partirà il 15 gennaio con i caucus repubblicani dell’Iowa) arriva una doccia fredda per Donald Trump. Con quattro voti a favore e tre contrari, la Corte Suprema del Colorado vieta agli insurrezionalisti coinvolti nell’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021 di ricoprire cariche pubbliche. In altre parole, niente candidatura per Trump, almeno in Colorado. Si tratterebbe del primo caso, nella storia degli Stati Uniti, di un candidato presidenziale dichiarato ineleggibile in base al 14° emendamento, che esclude dalle cariche pubbliche i funzionari coinvolti in “insurrezioni o rivolte” contro il governo americano. Quale norma […]

  

Guerra civile negli Usa

Donald Trump sente il “profumo della vittoria”, convinto com’è di avere in tasca la nomination repubblicana. La corsa delle primarie deve ancora partire ma l’ex presidente, intanto, lancia dei segnali di forza. Maliziosamente fa sapere che alcuni membri dello staff di Ron DeSantis, suo principale sfidante, gli stanno chiedendo un lavoro. “Stiamo ricevendo molte richieste di lavoro da persone che attualmente sono impiegate per la Social Security/Medicare cutting DeSanctimonious Campaign”, ha scritto Trump su Truth, il suo social network. E per farsi beffa del rivale lo chiama non per nome ma con un soprannome, secondo un vecchio schema ben collaudato […]

  

Usa, botte di fine anno Trump-commissione 6 gennaio

Prosegue senza esclusione di colpi il braccio di ferro tra i democratici Usa e l’ex presidente Donald Trump. L’ultimo terreno di scontro è la commissione d’inchiesta sui fatti del 6 gennaio 2021, il famoso “attacco a Capitol Hill”. Dopo un anno e mezzo è terminato il lavoro della commissione d’inchiesta della Camera, con la grave accusa rivolta a Trump di aver partecipato ad una “cospirazione criminale” cercando di risultati delle elezioni presidenziali del novembre 2020. Nelle oltre 800 pagine del rapporto il presidente della commissione, il democratico Bennie Thompson, scrive che Trump “ha acceso il fuoco della rivolta“. L’ex presidente […]

  

Usa, gara a chi delegittima di più l’avversario

È difficile trovare nella storia degli Stati Uniti d’America un livello così alto di delegittimazione tra le forze politiche. Uno scontro totale, all’ultimo sangue. Ecco cosa ha detto in un tweet il presidente Joe Biden. “L’agenda Maga (Make America Great Again), rappresenta un estremismo che minaccia le fondamenta stesse della nostra Repubblica. Non rispetta la nostra Costituzione. Non crede nello stato di diritto. E non riconosce la volontà delle persone”. Biden aveva detto la stessa cosa in un discorso alla nazione davanti all’Independence Hall di Philadelphia. Poco prima l’ex presidente Donald Trump nel suo primo comizio dopo la perquisizione della […]

  

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