Nikki Haley “farà parte della nostra squadra in qualche maniera”, ha detto Donald Trump. Una netta inversione a U visto che pochi mesi fa l’aveva bollata in modo sprezzante come “cervello di gallina“. Ma la politica, si sa, è l’arte dell’impossibile e anche due acerrimi nemici alla fine possono trovarsi d’accordo e “combattere” dalla stessa parte.

La prima a sotterrare l’ascia da guerra è stata Haley, che pochi giorni fa ha annunciato che voterà per Trump alle elezioni in programma a novembre. “Come elettore metto le mie priorità su un presidente che sosterrà i nostri alleati e chiederà conto ai nostri nemici, che proteggerà il confine, senza più scuse. Un presidente che sosterrebbe il capitalismo e la libertà, un presidente che capisca che abbiamo bisogno di meno debito e non di più debito. Trump non è stato perfetto su queste politiche. L’ho chiarito molte, molte volte. Ma Biden è stato una catastrofe. Quindi voterò per Trump”. Poi ha chiesto a Trump di fare uno sforzo nei confronti dei propri sostenitori: “Trump farebbe bene a rivolgersi ai milioni di persone che hanno votato per me e continuano a sostenermi, e non dare per scontato che staranno semplicemente con lui”.

Trascorsi pochi giorni dall’endorsement incassato Trump ha definito Haley “capace”, sottolineando poi che lui e l’ex governatrice della South Carolina condividono le medesime idee. “Ho apprezzato quello che ha detto – ha detto Trump riferendosi all’endorsement di Haley – abbiamo avuto una campagna sgradevole. È stata piuttosto sgradevole. Ma è una persona molto capace e sono sicuro che farà parte della nostra squadra in qualche maniera. Assolutamente”.

Come possiamo definire questo cambio di idee? È abbastanza normale che una politica ancora abbastanza giovane come Nikky Haley (52 anni) dovesse essere se non entusiasta di Trump almeno dalla sua parte in vista del voto di novembre, per dovere di partito, diciamo così. Nel futuro molto probabilmente vorrà ritentare la corsa delle primarie e, in questa ottica, la macchia di un mancato endorsement al candidato vincitore delle primarie del Gop avrebbe avuto un peso troppo grosso. Ovviamente avrà avuto un grande peso anche l’accordo siglato tra Haley e Trump, per un posto nella propria squadra in caso di vittoria. Circostanza confermata da Trump: “Farà parte della nostra squadra”. In ballo ci sono anche i voti di Haley (non pochi), che Trump necessariamente deve conquistare.

Cosa dicono i sondaggi?

A livello nazionale Trump è avanti, anche se di poco. Questo dato però è poco significativo, come detto più volte. Nelle elezioni americane conta il voto in ciascuno stato. Guardando i sondaggi più in profondità emerge che Biden è in sofferenza, soprattutto in queste fasce di elettori: afroamericani, e ispanici, soprattutto giovani. A preoccupare Biden c’è un sondaggio pubblicato sul New York Times: in cinque stati chiave (Wisconsin, Pennsylvania, Michigan, Arizona, Nevada e Georgia) un candidato democratico X sarebbe in vantaggio di cinque punti su uno sfidante repubblicano, mentre Biden è sotto di sei punti su Trump.

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