L’ex presidente Bill Clinton dà ragione a McCain: la Casa Bianca è troppo morbida e attendista sulla Siria. In un evento organizzato dal McCain Institute for International Leadership, a Manhattan, Clinton ha sposato la linea del senatore. L’evento non era aperto alla stampa, ma il sito Politico ha potuto ascoltare un file audio registrato da uno dei partecipanti. “Alcuni dicono: ‘Ok, vedete che casino c’è? Statene fuori!’ Credo che questo sia un grosso errore. Su questo sono d’accordo con te” ha detto Clinton rivolgendosi a McCain. Clinton ha poi ricordato il suo interventismo in Kosovo e Bosnia. E, facendo riferimento alle esperienze del passato, ha sottolineato:   “Non credo che la Siria sia l’Iraq o l’Afghanistan, nessuno ci ha chiesto di mandare i nostri soldati lì. Credo sia più simile all’Afghanistan negli anni ’80, quando combattevano i sovietici. All’epoca, il presidente Reagan aiutò gli afgani a rovesciare il regime, poi però fece l’errore di non restare in Afghanistan”.

Clinton ha poi toccato un altro tema interessante: la rivoluzione guidata dai social media. Per l’ex presidente non può sostituire le persone necessarie per dar vita a un governo sostenibile.

Clinton è convinto di una cosa: Obama non deve ascoltare troppo i sondaggi (in questo caso contrari a un intervento in Siria) ed evitare un eccesso di cautela: “Ti hanno preso per vincere, per guardare dietro l’angolo e vedere in fondo alla strada” ha detto indicando a Obama ciò che, secondo lui, pensano davvero gli americani. Nello specifico, però, Clinton non ha chiesto misure concrete in aiuto dei ribelli siriani. McCain, invece, ha insistito sulla no-fly zone per garantire ai rivoluzionari una “zona sicura” per combattere il regime di Assad.

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