Usa, Senato fa scadere Patriot act. Obama s’infuria
Tensione alta tra la Casa Bianca e Capitol Hill. La legge che permetteva l’intercettazione e la raccolta di dati sulle comunicazioni dei cittadini americani (Patriot Act) è scaduta a mezzanotte, dopo che il Senato non ha approvato la sua estensione. Una nuova legge, il Freedom Act, scritta dopo lo scandalo sul programma di raccolta dati rivelato da Edward Snowden, già approvata dalla Camera deve ancora ricevere l’ok del Senato. Proprio per questo motivo era necessario estendere la vecchia legge per non creare un vuoto normativo. Il Senato però ha detto no, respingendo la pressante richiesta di Barack Obama, che aveva spinto il Congresso di arrivare a un compromesso necessario a rispondere alle preoccupazioni sulla privacy senza rinunciare al mantenimento degli strumenti necessari a proteggere il Paese. Il via libera del Senato è stato posticipato sino ad almeno martedì, a causa soprattutto delle forti obiezioni avanzate dal senatore repubblicano Rand Paul, candidato alla Casa Bianca.
Ora cosa succede? Di fatto la raccolta e la ricerca di dati telefonici è bloccata. Le forze dell’ordine e le agenzie di sicurezza perderanno l’autorità di condurre altri programmi. La ripresa del programma di raccolta dei dati telefonici in altra forma (e con altri poteri governativi) sembra probabile, dopo che il Senato ha votato 77 a 17 per accettare la legge di riforma, il Freedom Act. “Questa legge alla fine passerà”, ha assicurato il senatore Paul dopo il voto. Secondo gli esperti, un vuoto di soli pochi giorni avrà scarsi effetti immediati. Il governo, infatti, è autorizzato a continuare la raccolta di informazioni legata a ogni indagine di intelligence esterna che sia iniziata prima della scadenza.
La Casa Bianca ha diffuso una dichiarazione chiedendo ai senatori di “mettere da parte le motivazioni partigiane ed agire velocemente”. Sulla misura, intanto, sono previste altre discussioni al Congresso. Il senatore repubblicano Richard Burr ha proposto diversi emendamenti, tra cui uno con cui si vorrebbe estendere il programma esistente per 12 mesi per fornire più tempo in cui adottare le modifiche (la Camera però ha previsto un periodo di transizione molto più breve). “Uno scivolone irresponsabile“, si legge nel comunicato della Casa Bianca. “Su una questione così critica come la nostra sicurezza nazionale, i singoli senatori devono mettere da parte le loro motivazioni personali e agire rapidamente. Il popolo americano non merita niente di meno”, si legge nel comunicato dove si ricorda che la riforma era stata voluta fortemente voluta dal presidente.
Cosa prevede la nuova legge
Vediamo ora cosa prevederà la nuova legge sulla sicurezza nazionale che il Senato sta per varare. Innanzitutto saranno limitati i poteri della Nsa sulle intercettazioni di massa di milioni di
americani. Questo è il nuovo limite posto all’intelligence: i dati saranno conservati dalle società telefoniche e non dalla Nsa, che potrà accedervi solo dietro specifica richiesta alla magistratura che supervisiona lo spionaggio. Il ritardo nell’approvazione della nuova legge è dovuto a una spaccatura tra i repubblicani: i deputati e alcuni senatori, tra i quali il candidato alla presidenza Rand Paul, chiedevano la riforma mentre i leader conservatori del Senato volevano una semplice estensione del Patriot Act.Alla fine si è arrivati allo scontro che ha bloccato tutto.