Usa, è di moda andare d’accordo con il Papa
Come ha detto il filosofo Michael Novak in un’intervista al Corriere della sera, in America Papa Francesco ha conquistato tutti, anche i non cattolici, con i gesti e le parole. Quanto alla diffidenza con cui i conservatori hanno guardato sin dall’inizio il pontefice, per la sua “antipatia” nei confronti del capitalismo, Novak puntualizza: “Chi diventa Papa cambia”. E cita un illustre precedente, Giovanni Paolo II: “Cresciuto sotto il nazismo e il comunismo, senza esperienze del mondo libero. Ma poi, da pontefice, ha allargato le sue vedute, ha scoperto l’importanza della creazione del capitale umano per la ricchezza delle nazioni. Bergoglio è il primo capo della Chiesa che guarda il mondo dal punto di vista della povera gente dell’America Latina. Diamogli tempo”.
In attesa di scoprire se le parole Novak troveranno conferma, o meno, dobbiamo registrare lo sforzo dei politici americani di enfatizzare la visita del Papa. Lo fanno soprattutto i democratici, a conferma del fatto che Bergoglio è molto amato a sinistra. Ma anche tra i repubblicani c’è chi strizza l’occhio al Santo padre, pregustando i voti dei cattolici.
“Milioni di cattolici americani come me – ha detto Jeb Bush – sono emozionati per la prima visita negli Stati Uniti di Papa Francesco. Nel nostro Santo Padre abbiamo un modello di santità personale e grande impegno per i più deboli”. Bush saluta l’arrivo a Washington del Papa affermando che il suo esempio è fonte di ispirazione per il programma della sua candidatura alla Casa Bianca. “Ci ricorda di parlare per i perseguitati, di difendere i non nati, confortare gli afflitti ed accogliere gli stranieri”, ha aggiunto in un commento scritto per la Cnn. Bush assisterà alla messa che il Papa celebrerà a Washington, insieme alla moglie Columba, grazie alla quale si è convertito al cattolicesimo. “Abbiamo chiesto di poter aver i biglietti per la messa nella cattedrale, e il cardinale è stato così gentile da darceli”, ha raccontato Bush.
Non sarà l’unico candidato alla Casa Bianca che prenderà parte alla messa, vi sarà sicuramente il vicepresidente Joe Biden (che tra poco potrebbe annunciare la propria discesa in campo per la Casa Bianca) e Martin O’Malley, ex governatore democratico del Maryland. Biden ha twittato questa frase: “Il Papa ci ricorda che veniamo giudicati per quello che facciamo, non semplicemente per quello che diciamo. Insieme possiamo rendere questo un mondo migliore”
Anche Hillary Clinton, che è metodista, non ha mancato di mostrare il proprio entusiamo e la sua grande ammirazione per il Papa, a conferma che i democratici vedono in questo Pontefice un alleato, per l’impegno comune su clima, diseguaglianze economiche, immigrazione e dialogo con Cuba.
Un altro candidato alla Casa Bianca, il senatore democratico Bernie Sanders (che ama definirsi “socialista”), ha twittato questa frase: “Voglio sperare che i miei colleghi esaminino la profonda lezione che Papa Francesco sta dando a tutto il mondo”.
L’unico che pubblicamente prende le distanze da Bergoglio è Donald Trump: “Penso che le sue parole siano bellissime e io rispetto il Papa. Mi piace molto, ma penso anche che il nostro Paese stia affrontando gravi problemi”, legati all’immigrazione. Anche sul cambiamento climatico, Trump non è d’accordo con Francesco che ha definito il clima “un problema che non può più essere lasciato alle generazioni future. Credo che l’aria pulita sia un problema pressante. Si desidera avere aria pulita, acqua pulita. Il tema è molto importante per me, e ho vinto molti premi ambientali, ma non credo nel cambiamento climatico”, ha detto Trump intervistato dalla Cnn. Secondo il tycoon gli Stati Uniti non dovrebbero mettere “in pericolo le aziende del nostro Paese” imponendo vincoli ambientali che potrebbero “compromettere posti di lavoro”.