Il Papa negli Usa e le armi
Sul web gira una foto in cui si vede Papa Francesco, in uno dei suoi viaggi all’estero, mentre percorre un tratto di strada a bordo della “papamobile”. Il pontefice è circondato da diversi uomini della sicurezza, sopra ai quali compare la scritta “gun” (arma). In alto, tra virgolette, è riportata una frase attribuita a Bergoglio: “Chi fabbrica armi o investe in industrie che le producono è ipocrita se si chiama cristiano”. La polemica è servita. L’accusa, neanche troppo velata, è contro l’ipocrisia di chi mette al bando le armi ma non le disdegna quando esse vengono utlizzate per la propria difesa.
Nel suo ultimo viaggio negli Stati Uniti il Papa è tornato a parlare di armi. Lo ha fatto nel suo storico discorso al Congresso. “Essere al servizio del dialogo e della pace significa anche essere veramente determinati a ridurre e, nel lungo termine, a porre fine ai molti conflitti armati in tutto il mondo. Qui dobbiamo chiederci: perché le armi mortali sono vendute a coloro che pianificano di infliggere indicibili sofferenze a individui e società? Purtroppo, la risposta, come tutti sappiamo, è semplicemente per denaro: denaro che è intriso di sangue, spesso del sangue innocente. Davanti a questo vergognoso e colpevole silenzio, è nostro dovere affrontare il problema e fermare il commercio di armi”.