Gli Usa e la stella di David
Nella campagna elettorale americana irrompe un’aspra polemica su un simbolo, la stella di David, usata in un’immagine twittata da Trump per attaccare Hillary Clinton. Un attacco “chiaramente antisemita”, secondo lo staff di Hillary. Il candidato repubblicano ha già chiarito, dicendo che si trattava di una stella da sceriffo e non una stella di David, ma per lo staff della candidata si tratta solo di bugie: “L’uso da parte di Donald Trump di una immagine chiaramente antisemita proveniente da siti web razzisti per promuovere la sua campagna è già abbastanza inquietante, ma il fatto che faccia parte di uno schema ricorrente dovrebbe preoccupare gli elettori. Non solo non si è scusato, ma dice bugie e accusa gli altri”, ha detto Sarah Bard, direttore della campagna della Clinton per l’elettorato ebreo-americano.
Ma facciamo un passo indietro. Il polverone è scoppiato quando il candidato repubblicano ha lanciato un messaggio su Twitter: si vede una foto della sua avversaria, sullo sfondo di un tappeto di banconote da cento dollari con accanto la sagoma di una stella rossa a sei punte che riporta all’interno la seguente scritta: “Il candidato più corrotto di sempre”. Il contrattacco, al di là del contenuto dell’accusa (candidato corrotto), è partito sul presunto stampo antisemita del messaggio: la stella, si dice in ambienti democratici, ricorda quella gialla che gli ebrei erano obbligati a indossare sotto il nazismo. Ma quella in cui si vede la Clinton è rossa. Per il sito Mic l’immagine dell’ex segretaria di Stato era stata inizialmente diffusa da un sito di suprematisti bianchi neonazisti.
Ma Trump, dopo aver fatto modificare il tweet originale sostituendo un cerchio alla stella, ha negato ogni intenzione antisemita: “I media disonesti cercando di fare del loro meglio nel dipingere una stella in un tweet come una stella di David, invece di una stella da sceriffo o una stella normale!”, ha scritto Trump su Twitter. In un’altra dichiarazione, pubblicata sul suo sito web, Trump ha accusato la Clinton di “falsi attacchi” con il “ridicolo” tentativo di legare la stella all’antisemitismo per “distrarre l’attenzione, tramite i suoi surrogati, dal comportamento disonesto suo e del marito”.