BILL CLINTON CAMPAIGNS FOR HILLARYIn attesa di conoscere chi sarà il nuovo presidente degli Stati Uniti la stampa americana si interroga su quale ruolo potrebbe ricoprire Bill Clinton nel caso in cui sua moglie fosse eletta. Perché è chiaro a tutti che non sarebbe solo un “first gentleman”, il primo della storia americana. La rivista The Atlantic scrive che lo vedrebbe bene nel ruolo di inviato speciale per il Medio Oriente,  mentre Washington Post e New Yorker consigliano un profilo più basso. Certo, non limitandosi a curare l’orto di Michelle alla Casa Bianca, ma niente cose straordinarie.

Nella campagna elettorale l’ex presidente ha lavorato molto per Hillary: l’ha aiutata nella scrittura dei discorsi, intervenendo nei comizi e partecipando, laddove ritenuto utile, alle decisioni strategiche della campagna. Il suo è stato un sostegno “discreto”: importante, sotto il profilo qualitativo, ma senza alcuna ingerenza. Sul suo futuro ruolo, in caso di vittoria di Hillary, si è limitato a far sapere che come first gentleman cesserà di guidare la Clinton Foundation e di raccogliere fondi per essa, evitando così potenziali conflitti d’interesse.

Lo scorso maggio Hillary aveva detto che avrebbe affidato al marito il delicato compito di rilanciare l’economia, ma da allora non si è più parlato di questo. Un ruolo attivo di entrambi i coniugi non sarebbe però una novità alla Casa Bianca. Nel primo mandato di Bill sua moglie si occupò di riforma sanitaria, anche se i suoi sforzi non ebbero successo. Secondo il Washington Post Bill dovrebbe cercare di rendersi il più possibile “invisibile”: se ci sarà una donna presidente, l’attenzione deve essere su di lei, non sul marito ex presidente.

bill_e_HillaryIl New Yorker concorda su questa linea e consiglia caldamente a Bill di tenersi “fuori dai guai”, svolgendo il ruolo di “consorte” con la stessa dignità che hanno avuto in passato Laura Bush e Michelle Obama. Pare scontato, però, che Bill fornirà consigli a Hillary. Lo farà in privato, però, senza mostrare troppo la prorpia presenza. Per il resto sarebbe meglio che si comprasse un cane, giocasse a golf e facesse il nonno (Chelsea ha due bambini).

Se proprio vuole – si legge ancora sul New Yorker – scelga una causa da sostenere. E soprattutto – è la raccomandazione più grande – eviti ogni sospetto di scandalo sessuale. Se il ruolo di Bill è ancora una domanda aperta, la giornalista Judith Martin- nota in tutti gli Stati Uniti come Mrs. Manners, autorità indiscussa per l’etichetta e la buona educazione – ha già fatto sapere che il marito di Hillary nele occasioni ufficiali dovrà essere chiamato “governatore Clinton”. Quella di governatore dell’Arkansas, infatti, è stata la carica più alta che ha ricoperto prima di andare alla Casa Bianca. In questo modo si eviterebbe il problema di dover annunciare per due volte, ai banchetti, il “presidente Clinton”.

Tag: