Guerra delle mance negli Usa
Dare la mancia al cameriere di un ristorante è una regola non scritta accettata da tutti negli Stati Uniti. Una sorta di tassa implicita che permette, ai clienti, di misurare lo stato di “soddisfazione” per il servizio ricevuto, dandogli un valore economico. Al contempo assicura un sensibile ritocco di stipendio a favore dei camerieri. Se la mancia è molto bassa o non viene data, evidenzia la delusione da parte dell’avventore. “Tips are not an option” (le mance non sono opzionali), scrivono quasi tutte le guide per turisti, raccomandandosi di lasciarle sempre, tra il 15 e il 20% del conto, che però, è bene ricordarlo, non prevede la voce “coperto e servizio”.
Ma perché parliamo delle mance su questo blog? Come scrive l’Huffington Post l’amministrazione Trump starebbe valutando di cambiare le regole sulle paghe di chi lavora in bar e ristoranti, con una modifica che permetterebbe ai titolari di decidere come suddividerle tra il personale. Si tratterebbe di una vera e propria rivoluzione, a cui evidentemente i camerieri si oppongono, perché verrebbero privati di una bella fetta del loro stipendio. A beneficiare delle mance sarebbe anche il personale che lavora in cucina: cuochi, aiuto cuochi, lavapiatti e altre categorie che ricevono salari bassi. La redistribuzione delle mance può essere vista come una misura di sinistra (guadagnare meno, guadagnare tutti), che punta a ridurre le disparità salariali tra chi lavora nello stesso locale ma in posizioni diverse. Tra chi beneficia della mancia e chi, invece, se la sogna, solo perché non si trova a contatto con i clienti.
Ma è davvero una mossa di sinistra? Per capirlo vediamo cosa fece Barack Obama. Nel 2011 il Dipartimento del lavoro fissò una regola in base alla quale le mance ricevute appartengono ai dipendenti e non possono essere loro tolte, per girarle anche agli altri dipendenti. La mossa oggi allo studio punta a smantellare questo meccanismo, garantendo ai datori di lavoro di disporre delle mance a loro piacimento (suddividendole tra chi vogliono), purché ai lavoratori sia riconosciuta la paga minima federale (7,25 dollari l’ora).
I proprietari dei ristoranti potrebbero decidere di alzare volontariamente la paga minima ai loro dipendenti, perché in questo modo avrebbero la possibilità di mettere le mani sulle mance. Qualcuno, in effetti, già lo fa, anche se non potrebbe. La guerra è appena iniziata.