Usa, addio al predicatore Billy Graham
A 99 anni si è spento il reverendo Billy Graham, predicatore evangelico noto per essere stato consigliere spirituale di numerosi presidenti degli Stati Uniti d’America. Iniziò a recarsi in visita nello Studio Ovale quando il presidente era Harry Truman. Collaborò con Dwight D. Eisenhower, Lyndon B. Johnson e Richard Nixon, e proseguì i suoi incontri alla Casa Bianca, anche se più diradati, fino alla presidenza Obama.
Abile oratore, riuscì ad utilizzare al meglio le potenzialità dei moderni mass media facendosi conoscere anche al di fuori degli Usa. Sul suo sito si leggeva che aveva predicato il Vangelo in 185 Paesi del mondo, rivolgendosi a oltre 215 milioni di persone. Per le sue doti e la sua “leadership” in ambito religioso fu soprannominato “confessore in capo“, parafrasando l’epiteto “commander in chief” con cui vengono chiamati i presidenti degli Stati Uniti. Graham andò a predicare alle truppe americane sparse in vari paesi del mondo.
Nato a Charlotte, in North Carolina, il 7 novembre del 1918, da ragazzo avrebbe voluto diventare un giocatore di baseball. Ma dopo gli studi capì la sua vocazione e iniziò la carriera di pastore evangelico nelle periferie di Chicago, divenendo presto una figura spirituale di riferimento per le moltissimi reduci della Seconda Guerra Mondiale. Dal 1992 il reverendo soffriva del morbo di Parkinson.
Fiero oppositore della segregazione razziale, nei difficili anni Cinquanta fece parte del movimento per i diritti civili. Ma venne anche contestato per le proprie idee “maschiliste”. In particolare pare che non gradisse la compagnia femminile a esclusione di sua moglie. Entrò in sintonia con Martin Luther King, che invitò a predicare con lui a New York nel 1957. Qualche anno dopo, nel 1963, pagò la cauzione per farlo uscire dalla prigione.
Con le sue prediche Graham diede forza alla fede evangelica, in contrapposizione con il protestantesimo liberale e il cattolicesimo. Amato dalla destra religiosa, contribuì a creare forti legami tra i cristiani conservatori in tutto il mondo, e fu uno dei critici più accesi del comunismo nelle sue visite in Europa orientale.
Nel 1983 il presidente Reagan gli assegnò la medaglia presidenziale della libertà, la massima onorificenza negli Stati Uniti. Nel 1996 Graham ricevette la medaglia d’oro del Congresso.
Anche il presidente Donald Trump ha voluto ricordare il predicatore. o ha fatto con un tweet. “Il grande Billy Graham è morto, non c’era nessuno come lui, mancherà ai cristiani ed a tutte le religioni. “Un uomo speciale”, ha aggiunto riferendosi al telepredicatore a cui piaceva il soprannome di “God’s machine gun“. “La sua voce senza pari ha cambiato la vita di milioni di persone”, ha detto Mike Pence, il vice presidente Usa.