Ogni volta che c’è una strage (e purtroppo ce ne sono diverse ogni anno) si torna a parlare delle armi da fuoco negli Usa. E puntualmente si riaccende il dibattito tra chi vorrebbe limitarne la diffusione e chi, invece, appellandosi al secondo emendamento, difende la libertà di armarsi dei cittadini. Problema filosofico oltre che politico e sociale.

Il tema di cui vogliamo parlare oggi parte da un dato appena uscito che sicuramente fa riflettere: il numero di morti per arma da fuoco negli Stati Uniti ha raggiunto il livello massimo degli ultimi 20 anni, sfiorando quota 40 mila. Di questi, però, il 60% circa sono suicidi. Sono dati del 2017 diffusi dai Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie (Cdc), che fanno parte del dipartimento della Sanità degli Stati Uniti. Il numero esatto di morti per arma da fuoco è 39.773. A conti fatti sono dodici decessi ogni 100 mila persone, in aumento rispetto ai 10,1 del 2010 e il dato più alto dal 1996.

Jama Network, che riunisce 12 diverse riviste scientifiche, rileva che il tasso di mortalità per armi da fuoco in Giappone è di 0,2 ogni 100 mila persone, in Germania 2,1. Jama Network inoltre sottolinea che solo sei Paesi al mondo (Usa, Messico, Brasile, Venezuela, Guatemala e Colombia) sono responsabili di oltre metà delle 250 mila morti registrate in totale all’anno. Numeri impressionanti. Però, mentre tutti si concentrano sulle sparatorie di massa, il dato di cui quasi mai si parla è quello relativo ai suicidi compiuti con la pistola o altre armi da fuoco. Interessante anche questo altro aspetto: i programmi che limitano l’accesso alle armi determinano una netta diminuzione del numero dei suicidi.

Alcuni dati su cui riflettere

Negli Stati Uniti vive il 4,4% della popolazione mondiale. Circa il 50% dei civili possiede un’arma. Il numero di omicidi con arma da fuoco negli Usa è sei volte maggiore rispetto al Canada e quasi 16 volte rispetto alla Germania. Si registra, in media, più di una sparatoria di massa al giorno. Negli Stati dove è più facile procurarsi un’arma, si registra il numero più elevato di agenti di polizia uccisi in servizio.