Bill de Blasio ci prova: mi candido alla Casa Bianca
La lunga lista dei candidati democratici per la Casa Bianca si allunga a dismisura. Ora siamo a quota 23. L’ultimo che si è aggiunto è Bill de Blasio, sindaco ultraliberal di New York. L’annuncio arriva con un video pubblicato su YouTube intitolato “Working People First” (Prima i lavoratori), in cui De Blasio afferma che “Trump deve essere fermato. Correrò per la presidenza perché è tempo di mettere prima i lavoratori. Come presidente affronterò i ricchi, affronterò le grandi corporation e non mi fermerò finché questo governo non sarà al servizio dei lavoratori”.
La sfida di de Blasio non è facile, visto che si rivoge a una base elettorale che vede già due candidati di peso, come Bernie Sanders ed Elizabeh Warren. Al momento, però, in testa ai sondaggi c’è Joe Biden, ex vicepresidente di Obama, un centrista moderato. Particolare interessante: tra i primi a non vedere di buon occhio la candidatura di de Blasio sono i cittadini di New York. Lo ha rivelato alcune settimane fa un sondaggio della Quinnipiac University, in base al quale il 76% dei newyorkesi non credeva che il sindaco dovesse candidarsi alla presidenza.
Nei giorni scorsi De Blasio ha preso di mira uno dei simboli di Trump a New York, guidando una protesta all’ingresso della Trump Tower: “Il nostro pianeta non è il tuo profitto”, ha scandito un gruppo di circa 70 persone, accusando gli edifici del tycoon di emettere ogni anno tanto gas serra quanto 5.800 automobili. De Blasio ha minacciato multe fino a due milioni di dollari per la Trump Organization se non inizierà, a partire dal 2030, a ridurre le emissioni di gas inquinanti. Ne è nata una durissima lite via Twitter con Trump jr.
La candidatura di Bill de Blasio è una “barzelletta”, ha scritto il presidente Trump, ovviamente su Twitter, aggiungendo con tono sprezzante che “è considerato il sindaco peggiore negli Stati Uniti”. Ed ha rincarato la dose: “È una barzelletta, ma se vi piacciono tasse alte e criminalità, lui è il vostro uomo. New York lo odia”.
Il sindaco della Grande Mela risponde colpo su colpo: “Il governo federale non è dalla parte dei lavoratori, perché Donald Trump sta facendo un grande imbroglio all’America – ha detto in un’intervista a Good Morning America -. Io lo chiamo ‘Con Don’, tutti i newyorkesi sanno che è un truffatore, conosciamo i suoi trucchi, io so come attaccarlo, lo osservo da decenni. Vuole convincere i lavoratori americani che è dalla loro parte, ma è un bugia sin dal primo giorno”.