La caduta degli dei. I Kennedy fuori dal Congresso
Potrebbe sembrare una notizia insignificante ma non lo è, visto il cognome di uno dei protagonisti. Il senatore Edward Markey (75 anni) del Massachusetts ha sconfitto il deputato dem Joseph Kennedy III (39 anni) nelle primarie per un seggio al Senato. Molti parlano di “sconfitta storica” perché è la prima volta che un esponente della famiglia di JFK viene sconfitto nel Massachusetts. Pronipote del presidente John Fitgerald, assassinato nel 1963, e nipote di Robert F. Kennedy, avendo scelto di partecipare al ballottaggio per il Senato non potrà correre per riconfermare il proprio seggio alla Camera. Per questo motivo il prossimo Congresso Usa non avrà alcun esponente della storica famiglia di origini irlandesi. Con un buco di soli due anni dal 1947 i Kennedy hanno sempre avuto propri eletti al Congresso.
Al Senato dal 2013 ma con 37 anni di esperienza alla Camera, Markey ha vinto il ballottaggio grazie anche al sostegno della senatrice liberal Elizabeth Warren e di Alexandria Ocasio-Cortez, la più giovane deputata al Congresso, sostenitrice di Sanders.
Nato a Boston il 4 ottobre 1980, studi alla Stanford University (ingegneria gestionale), Kennedy ha fatto esperienza nella Repubblica Dominicana con i Corpi di Pace occupandosi di ecoturismo. Tornato in patria ha studiato Legge alla Harvard Law School, con Elizabeth Warren tra i suoi docenti. Avvocato, nel 2012 è stato eletto alla Camera dei rappresentanti. Nel gennaio 2018 il Partito democratico scelse lui come oratore nella replica al discorso sullo stato dell’Unione che ogni anno il presidente tiene davanti al Congresso riunito in seduta comune. Un riconoscimento importante che conferisce una grande visibilità alla personalità prescelta. Segno, questo, che il cognome Kennedy ha ancora molta presa in casa dem. Ma il risultato del ballottaggio testimonia che la storia va avanti e che la dinastia (forse) è finita.
Foto: Joe Kennedy III (Facebook)