Nel giorno più sconvolgente per gli Stati Uniti, con l’assalto al Congresso e la procedura di certificazione dell’elezione del presidente Biden interrotta per “cause di forza maggiore”, è passata in secondo piano una notizia davvero importante: i democratici Raphael Warnock e Jon Ossoff hanno vinto entrambi i seggi del Senato per cui si è votato in Georgia. Il risultato era decisivo perché, se i Repubblicani avessero mantenuto il controllo del Senato, Biden sarebbe stato un’anatra zoppa, come si dice in gergo, ossia un presidente che non avendo il pieno controllo del Congresso deve giocoforza venire a patti con l’opposizione. Con le due vittorie invece i Democratici si portano a quota 50 senatori, in perfetta parità, ma con il voto della vice presidente Kamala Harris, che secondo la Costituzione presiede il Senato, di fatto avranno il controllo della camera alta di Capitol Hill.

Dopo lo storico risultato di Raphael Warnock, che ha battuto Kelly Loeffler divenendo il primo senatore afroamericano eletto in Georgia, Ossoff si è imposto su David Perdue per poche migliaia di voti in un risultato rimasto incerto fino alla fine. Già prima che il risultato venisse ufficializzato Ossoff aveva pubblicato un video per ringraziare gli elettori e aveva ricevuto le congratulazioni del presidente e della vicepresidente eletti, Joe Biden e Kamala Harris.

Stato tradizionalmente conservatore, la Georgia ha voltato le spalle ai Repubblicani, soprattutto a causa delle profonde spaccature in seno al Gop. Come sottolinea Nate Cohn, esperto di sondaggi sul New York Times, a pesare potrebbe essere stata la bassa partecipazione al voto nelle zone rurali del Paese, tradizionalmente più vicine ai repubblicani. Di sicuro la partecipazione al voto è stata più alta (di qualche punto) nelle zone più urbanizzate, dove le minoranze (tendenzialmente più vicine ai dem) sono più forti.

Queste elezioni erano cruciali, come detto da mesi. E per questo erano divenute un vero e proprio spartiacque nella politica americana. I Repubblicani sulla carta hanno fatto di tutto per vincerle, al fine di controbilanciare il potere di Biden, tenendo le mani sul Senato. Ma il clima di scontro all’arma bianca in seno al partito dell’Elefante, con un regolamento di conti in corso, oltre alle dure accuse di Trump al meccanismo elettorale “truccato” (anche in Georgia), hanno fatto desistere una parte dell’elettorato di destra. E il risultato è stato consegnare il Senato nelle mani dei Democratici.

Foto: Cbc.ca

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