Perché esisto
In uno dei capisaldi degli Stati Uniti d’America c’è l’impronta italiana. La ricerca della felicità (The pursuit of happiness) è alla base dell’american dream. Fu l’illuminista toscano Filippo Mazzei a suggerire a Thomas Jefferson di inserirla tra i diritti inalienabili dell’uomo.
Il nome di questo blog, Monticello, nasce dalla piccola collina vicina a Charlottesville, in Virginia, dove Jefferson – terzo presidente degli Stati Uniti – fece costruire la sua tenuta. Inserita dall’Unesco tra i patrimoni dell’umanità, l’edificio fu costruito su progetto dello stesso Jefferson, che si ispirò al Palladio. Visitata ogni anno da moltissime persone, è uno dei luoghi più importanti della storia americana.
Attratto dal fermento dell’autogoverno americano e soprattutto dalla disponibilità di terre, nel 1773 Filippo Mazzei decise di trasferirsi in Virginia, portando con sé un gruppo di agricoltori toscani. Avendo amicizie comuni (Benjamin Franklin e John Adams, conosciuti a Londra), decise di andare a incontrare Jefferson a Monticello, con il quale, tra l’altro, intratteneva già rapporti epistolari. Questi lo convinse a fermarsi in zona e gli cedette una fetta di terra (0,75 kmq), dove Mazzei impiantò la prima vigna sul suolo americano. Tra i due nacque un forte sodalizio, commerciale ma soprattutto culturale, che si protrasse per più di 40 anni.
Mazzei è un personaggio quasi del tutto sconosciuto al grande pubblico. Eppure è ritenuto, dagli storici, uno dei padri della Dichiarazione d’Indipendenza americana. A lui, e a chi ama il “sogno americano”, è dedicato questo blog.