Fernando Pessoa e Aleister Crowley: incontri pericolosi

2 settembre 1930, quattro meno un quarto: al porto di Lisbona attracca l’Alcantara, giunto da Southampton; ha un ritardo di ventiquattro ore, dovuto a una fitta nebbia al largo di Vigo. Dal piroscafo scende una figura notturna, dagli occhi accesi, avvolta in un mantello nero, che raggiunge un uomo sul molo. Timido e leggermente inquieto, l’uomo – che, diciamolo francamente, vorrebbe trovarsi altrove – porge la mano alla figura ammantata, che esclama, anticipando le presentazioni: «Orbene, che idea è stata mai questa d’inviarmi una nebbia lassù?». Inizia così il breve soggiorno di Aleister Crowley a Lisbona. È giunto nella Città […]

  

Dino Buzzati. Nostro fantastico quotidiano

Cosa fa di un autore un classico? I dati di vendita? Le recensioni? Il tedio suscitato in generazioni di studenti sui banchi di scuola? Non solo: forse la ragione per cui uno scrittore continua a essere letto e riletto, a distanza di decenni o addirittura di secoli, va cercata più in profondità. Vi sono autori, come disse una volta Arthur Conan Doyle, che «hanno varcato la porta magica», conducendo i lettori a fare lo stesso. Ci hanno insegnato che accanto al mondo che conosciamo ve ne sono altri, di natura differente. All’inizio del Novecento, su alcuni pulp americani fu coniata […]

  

L.-F. Céline, eretico e profeta dell’Apocalisse

Il 1° luglio 1961 si spegneva Louis-Ferdinand Céline, maestro di stile e “medico dei poveri”, pacifista e sferzante fustigatore dell’uomo occidentale, autore di capolavori della letteratura europea e di quei pamphlet che gli avevano valso in vita l’emarginazione letteraria. Al funerale di questo disincantato testimone del Novecento – di cui conobbe, visse e a volte subì le maschere – c’erano pochissime persone. Una trentina, in tutto, tra cui Lucien Rebatet, Roger Nimier, Marcel Aymé, Robert Poulet e Claude Gallimard. È dai diari del primo che abbiamo qualche notizia su quel che accadde subito dopo la sua morte. Lucette Almanzor, compagna […]

  

Abraham Merritt, il genio che stregò Lovecraft e Bergier

«Da sempre udiva il richiamo del passato. Nel corso degli anni vi aveva prestato orecchio, errando per terre dimenticate e sostando presso luoghi appartenuti a civiltà estinte, imperi tramontati e città scomparse». Nella Prima guerra mondiale l’autore di queste righe aveva intravisto il cuore di tenebra della modernità, rea di aver fatto crollare «quel ponte verso l’antichità su cui la sua anima aveva amato viaggiare», recidendo «il legame – una volta familiare – che univa passato e presente». A parlare non è un uomo in carne e ossa ma un personaggio di carta: John Kenton, protagonista de Il vascello di […]

  

D’Annunzio, la Città Sacra, le Stelle e il Serpente

Grazie all’impegno della casa editrice Odoya, a più di novant’anni dalla sua prima pubblicazione e a ottanta dalla scomparsa di Gabriele d’Annunzio, torna in libreria Chez d’Annunzio di Marcel Boulenger, le cui pagine raffinate scandagliando un capitolo della storia italiana unico nel suo genere. Il libro, a cura di Alex Pietrogiacomi e introdotto da Giordano Bruno Guerri, verrà presentato venerdì 30 marzo alle ore 18,30 alla Libreria Cultora di Milano. «Non lo si crederebbe, eppure c’erano persone che non amavano Venezia. Per non creare scandalo non lo dicevano ad alta voce, ma si annoiavano nella città Anadiomène». Anadiomène (“sorta dal […]

  

Hermann Hesse: «Omaggio a Gustav Meyrink»

Nobel per la Letteratura nel 1946, Hermann Hesse (1877-1962) è arcinoto per romanzi come Il lupo della steppa (1927), Narciso e Boccadoro (1930) e Il giuoco delle perle di vetro (1943), i quali gli hanno garantito uno stabile successo che perdura tutt’ora, a più di mezzo secolo dalla sua scomparsa. In occasione del sessantesimo compleanno di Gustav Meyrink (1868-1932), nel 1928 (anno della pubblicazione de L’angelo della finestra d’Occidente) Hesse compose questo piccolo omaggio dello scrittore austriaco. Sebbene non tutte le tesi ivi contenute siano documentate, né condivisibili (specie quelle riguardanti i rapporti tra la sua narrativa e l’esoterismo), in […]

  

I sogni cosmici di Howard Phillips Lovecraft

Dire che l’uomo è sempre stato ossessionato dai sogni è quasi un’ovvietà. Pressoché tutte le culture hanno visto nella dimensione onirica una via alternativa al reale, un modo diverso di conoscere la realtà, fondandovi letterature e filosofie, teologie e cosmogonie, iniziazioni e pedagogie. Questo perché nei sogni accediamo a regioni del nostro io solitamente sopite e obnubilate dal mondo esterno, il quale ci rende ciechi a ciò che siamo. Non è un caso che anche nella letteratura moderna questa tematica spopoli in autori assai eterogenei tra loro, da Lewis Carroll a Calderón de La Barca, da William Shakespeare a Jorge […]

  

J. L. Borges & H. P. Lovecraft: Apocalissi Oniriche

Sono passati svariati decenni dalla scomparsa di Howard Phillips Lovecraft e Jorge Luis Borges, ma i loro nomi continuano a brillare nel firmamento del Canone Occidentale. Questi due realisti magici scelsero di farsi acuti interpreti del XX secolo, in tutte le sue maschere, in tutte le sue luci e ombre, provando ad abbracciare con uno sguardo letterario e meta-letterario il destino di una civiltà, come solo i grandi sanno fare. Optando ovviamente per registri narrativi ben diversi tra loro, Lovecraft e Borges furono tuttavia accomunati da un solo grandioso compito: l’elaborazione di uno stile che sapesse andare al di là […]

  

I paesaggi interiori di Algernon Blackwood

Cosa vedranno gli storici dell’editoria del terzo o quarto secolo del Duemila, studiando à rebours i nostri giorni? La bizzarra compresenza di un’editoria generalista e un nugolo di piccole e coraggiose realtà che, spesso in assoluta povertà di mezzi, realizzano autentici capolavori. Nell’ambito della letteratura dell’immaginario, poi, non parliamone. Uno dei casi più luminosi è costituito dalla Dagon Press, animata da Pietro Guarriello – tra i massimi conoscitori del fantastico in Italia – e nota soprattutto per «Studi Lovecraftiani», periodico tutto dedicato al Maestro di Providence. Per i tipi di Dagon Press è appena uscito un piccolo gioiello letterario, La […]

  

Addio a Nanni Svampa, poeta di una Milano sommersa

A settantanove anni, ieri sera, si è spento a Varese Giovanni Svampa. Per gli amici, per gli ascoltatori, per tutti, semplicemente Nanni. Classe 1938, praticamente fino all’ultimo dei suoi giorni aveva tenuto concerti e spettacoli in teatri e cabaret, scegliendo di cantare la sua Milano – una Milano, a ben vedere, parecchio diversa da quella che la mia generazione conosce e ha conosciuto. Una voce che, assieme a quella di un Gaber, uno Jannacci o un Walter Valdi, ha raccolto un testimone e ha deciso di riaprire le ferite di una città con ironia e sagacia. Con lui, ci si […]

  

Il blog di Andrea Scarabelli © 2024
jQuery(document).ready(function(){ Cufon.replace('h2', { fontFamily: 'Knema' }); }); */ ?>