Dominique de Roux, già impiccato a Norimberga

Enfant prodige è l’espressione che torna più spesso quando si parla di Dominique de Roux, cometa della letteratura francese, stroncato a soli quarantun anni da un maledetto male ereditario che si era già portato via due dei suoi undici fratelli. Classe 1935, la sua vita fu segnata da una febbrile attività editoriale, saggistica e narrativa, forse incalzata dall’incombenza della fine. Sei romanzi, nove saggi, la creazione e direzione di riviste, periodici, case editrici, simposi culturali… Tra i nomi che orientano la sua esistenza c’è anzitutto Louis-Ferdinand Céline, a cui dedicherà ben due fascicoli dei Cahiers de L’Herne, da lui fondati […]

  

«Libropolis», tre giorni di libri e attualità

Il desolante panorama culturale-editoriale nostrano registra oggi una ventina di libri al giorno (secondo un’inchiesta di Minimegaprint, nel 2016 ne sono usciti 61.188, tirati in centoventinove milioni di esemplari), firmati dagli autori più improbabili. A scrivere sono blogger, calciatori, heroes (si chiamano davvero così) di youtube, calciatori e cuochi (non chiamiamoli chef, per carità…), attori e attrici, ragazzini che raccontano le turbe dell’adolescenza e adulti poco cresciuti – un diluvio di libri che costituisce l’autopsia intellettuale del nostro Paese, poi naturalmente magnificata sui giornali, in televisione, nei talk-show… Di scrittori, nel vero senso della parola, ce ne sono sempre meno. […]

  

«Libropolis»: piccoli editori a convegno

Pochi giorni fa si è chiusa a Pietrasanta, in provincia di Lucca, la seconda edizione di «Libropolis», rassegna a cadenza annuale tutta dedicata alla piccola editoria. Tra il 19 e il 21 ottobre, il chiostro di Sant’Agostino della piccola cittadina toscana si è trasformato in un periplo di esperienze intellettuali diverse eppure complementari, faglie aperte su un mondo che ancora attende un riconoscimento da parte della cosiddetta “cultura ufficiale”. Presieduto da Alessandro Mosti, «Libropolis» è un evento unico nel suo genere, intenzionato a diventare sempre più un punto di riferimento in quel frastagliato arcipelago che è la piccola editoria indipendente. […]

  

Terra Sarda: il mediterraneo metafisico di Ernst Jünger

«Insel, insula, isola, Eiland – parole che nominano un segreto, un che di separato e conchiuso»: Ernst Jünger scrisse queste parole a Carloforte. Vi era giunto per la prima volta nel 1955, passando dall’isola di Sant’Antioco, attratto dalla presenza di un insetto che vive solo lì, la Cicindela campestris saphyrina. Le sue impressioni sull’isola sono riportate nel saggio San Pietro (1957), uscito in italiano nel 2015 nella traduzione di Alessandra Iadicicco. Entomologia a parte, era rimasto folgorato dal luogo, trascorrendovi le vacanze fino al 1978, all’età di ottantatré anni. Jünger era un amante delle isole, e i suoi diari (molti […]

  

L.-F. Céline, eretico e profeta dell’Apocalisse

Il 1° luglio 1961 si spegneva Louis-Ferdinand Céline, maestro di stile e “medico dei poveri”, pacifista e sferzante fustigatore dell’uomo occidentale, autore di capolavori della letteratura europea e di quei pamphlet che gli avevano valso in vita l’emarginazione letteraria. Al funerale di questo disincantato testimone del Novecento – di cui conobbe, visse e a volte subì le maschere – c’erano pochissime persone. Una trentina, in tutto, tra cui Lucien Rebatet, Roger Nimier, Marcel Aymé, Robert Poulet e Claude Gallimard. È dai diari del primo che abbiamo qualche notizia su quel che accadde subito dopo la sua morte. Lucette Almanzor, compagna […]

  

Cioran: dalla parte dei vinti

«Il male è il nostro senso ascendente; la sconfitta, la nostra elevazione.» Parole che condensano un modo di affrontare le cose, uno stile esistenziale, una vocazione riassunta da quello straordinario cantore della disfatta che fu Emil Cioran nel suo Breviario dei vinti II, appena uscito per Voland nella traduzione di Cristina Fantechi. Non è l’unica novità in lingua italiana dello scrittore romeno: recentissime anche le sue Divagazioni, pubblicate per i tipi della torinese Lindau nella traduzione e curatela di Horia Corneliu Cicortaş. Entrambi risalenti agli anni Quaranta, entrambi scritti in romeno, anche se il secondo è accarezzato dalle volute stilistiche di […]

  

Estetica e metafisica della giovinezza

Cos’hanno in comune Un mercoledì da leoni di Milius, Il trattato del ribelle di Jünger, il demone dell’assoluto di Malraux, Hermann Hesse e Novalis, Clint Eastwood e Stendhal? L’idea di una giovinezza diversa da quella biologica, fuoco inestinguibile che ci portiamo dentro, che arde in noi anche nelle fasi notturne della vita, maestra dello stupore come del disincanto. A raccontarci questa stagione, estetica e metafisica, è Riccardo Paradisi nel suo splendido Un’estate invincibile, appena pubblicato da Bietti nella collana l’Archeometro. Un vademecum indispensabile per almeno tre generazioni (inclusa quella di chi scrive), un libro che è anzitutto uno specchio, capace di restituire […]

  

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