Quando Dario sogna i numeri

[photopress:BALLOTTAgg_1.JPG,thumb,alignleft] No, non ha dato un bello spettacolo il buon Dario Franceschini ieri, commentando in diretta su Sky i risultati dei ballottaggi per le Province e i Comuni. Proprio no. Avesse almeno aspettato il risultato di Milano, prima di parlare… Si fosse fatto dare qualche conteggio giusto, invece di dare i numeri. Evidentemente era in astinenza da tv, visto che prima del voto ha lasciato parlare e straparlare Massimo D’Alema e forse si è limitato a leggere Repubblica e L’Espresso , un po’ di stampa estera, nell’illusione che bastasse la “campagna del gossip” a dare una “spallatina” all’avanzata elettorale di Pdl e Lega. […]

  

Pd servitore di due padroni?

[photopress:fassinosolo3.jpg,thumb,alignleft] Dice Piero Fassino al “Riformista”: “Ci servono sia l’Udc che l’Idv. Noi non abbiamo paura di Di Pietro nè tantomeno lo snobbiamo. Lo stesso discorso vale per l’Udc di Casini. Sono forze che con noi stanno all’opposizione e con cui vogliamo costruire un’alleanza di governo…”. Detto così sembra semplice. Ma non lo è. Infatti Fassino poi aggiunge: “Sul referendum dobbiamo confermare la scelta del sì”.  Chissà cosa ne pensano Di Pietro e Casini… La strada delle alleanze per il Pd sarà lunga e tormentata. Di Pietro ha già detto: il Pd scelga tra noi e l’Udc. E De Magistris, la […]

  

Se per Dario 7 punti in meno son pochi…

[photopress:Dario_Fr_1.JPG,thumb,alignleft] Walter Veltroni ieri sera ha ricordato (rivolto ovviamente ai suoi avversari interni)  che il Pd, lo scorso febbraio, nei sondaggi era al 26% e non al 22, come era stato detto da alcune parti quando lascio la segreteria dei Democratici. Piccola precisazione che la dice lunga sul reale stato d’animo che agita il centrosinistra dopo il voto per le Europee. Già, perché Dario Franceschini esulta e dice che “gli italiani hanno capito”. Viene da chiedersi sommessamente che cosa avrebbero capito. In un anno il Pd è passato dal dal 33% al 27% e se sette punti (virgola più, virgola meno) […]

  

“Ft”, effetti collaterali

[photopress:Interior_5.jpg,thumb,alignleft] E meno male, bontà sua, ammette e premette che Berlusconi non è come Mussolini e che le starlette non si possono paragonare alle camicie nere. Sotto elezioni,  puntuale come il Big Ben, a pochi giorni dalle elezioni europee e da quelle amministrative, arriva anche l’editoriale del Financial Times, a spiegare agli italiani da chi dovrebbero essere governati. Per ora il giornale britannico non ci ha spiegato “come” dovremmo essere governati, ma sono sicuro che prima o poi capiterà. Ecco un altro effetto collaterale della politica del gossip e dello “sfascismo antiberlusconiano”, lezioncina importata pari pari dalla nostra stampa di sinistra […]

  

Dario e Tonino, chi è più anti Cav?

[photopress:dipietro_1.jpg,thumb,alignleft] La domanda non è peregrina vista la piega che hanno preso le cose in questi ultimi giorni. Già, perché il segretario Dario Franceschini e quello dell’Idv, Antonio Di Pietro sono in gara nell’ardua gara elettorale che sembra un tappone dolomitico: scatta uno, allora scatta anche l’altro. Il traguardo: convincere gli elettori di centrosinistra (stando ai sondaggi sempre più delusi) a votarli. Votare o per l’uno o per l’altro, sia chiaro. In concorrenza, anche se fanno “pesca a strascico” nello stesso tratto di mare alla ricerca dello stesso pesce. La strategia? Identica e univoca. Dagli al Cavaliere. Del resto caso Mills, […]

  

Di Pietro, Dario risponderà a Follini?

[photopress:Dario_Fr.JPG,thumb,alignleft]”Perché il Pd non molla Di Pietro?”, la domanda Marco Follini la pone direttamente al leader del Pd Dario Franceschini dalle colonne del “Riformista” sulla sua rubrica “il democentrico”. E scrive, tra la’ltro: “Confesso che non ho proprio capito perché nei giorni scorsi Franceschini non abbia raccolto l’assist di D’Alema a proposito dell’alleanza con Di Pietro da chiudere al più presto. Sarebbe bastato un cenno, un ammiccamento, forse perfino un sorriso. Continuiamo a far finta di essere alleati con un avversario che è tra i più insidiosi e tra i più lontani da noi”. Poi più avanti Follini aggiunge: “La […]

  

Quel giorno davanti a Indro…

[photopress:sacchi.JPG,thumb,alignleft] Quando entrai nel suo ufficio sollevò l’indice della mano destra dalla tastiera della sua Olivetti Lettera 22, mi guardò con quegli occhi che avevano visto scorrere il mondo e la storia di più di mezzo Novecento, mi sorrise e disse: “Allora era tu che mi perseguitavi per quell’intervista… per due settimane Iside Frigerio è venuta ogni giorno a dirmi che c’era un giornalista che telefonava dalla Toscana per chiedermi quella roba su Fucecchio… Fucecchio in provincia di Pisa (altro sorriso, stavolta ironico), che idea balzana. Noi che siamo fiorentini da sempre… Però – aggiunse guardandomi dritto negli occhi – hai […]

  

Prodi e il funerale del Pd

[photopress:PRODI11.jpg,thumb,alignleft]Un passo alla volta, felpato, come si usa nello stile degli ex dc (mai ex, in verità, in fondo all’anima politica). Romano Prodi prepara così il suo rientro dopo aver (ri)preso la tessera del Pd. E lo fa ancora una volta a Bologna. Con una frase buttata lì, quasi a caso, anch’essa felpata nel tono, ma politicamente durissima nella sostanza: “Qui c’è unione, quindi c’è vittoria”. L’occasione era davvero ghiotta per questa nuova uscita: la convention per lanciare la candidatura a sindaco di Bologna del centrosinistra Flavio Delbono (area Margherita-Pd, allievo prediletto di Prodi) che ha presentato il suo programma […]

  

Epifani, Dario e la piazza elettorale

[photopress:fraDario_1.jpg,thumb,alignleft] E così Dario Franceschini alla fine ha risposto alla “chiamata” di Epifani e della Cgil: tutti in piazza a Roma appassionatamente per una manifestazione che così, da sindacale, diventa tutta politica… Un affare tra Cgil e Pd, insomma, con la Cgil che fa da locomotiva politica, detta la linea al Pd e preannuncia anche la linea dura sui rinnovi dei contratti. Il bersaglio, ovviamente è il solito: Berlusconi e quelli che l’opposizione definisce “spot” riducendo a una battuta da passa parola buono per gli apparatick elettorale in vista delle Europee e delle amministrative di giugno. Le riforme del governo? Le […]

  

Casa, il “piano famiglia” riapre i cantieri

[photopress:casa8.JPG,thumb,alignleft] Silvio Berlusconi incassa il sì delle Regioni e il piano casa parte. Così il governo può aprire una partita importante: da un lato si risponde ad esigenze concrete delle famiglie, dall’altro si rimette in moto l’edilizia da sempre volano importante dell’economia. Non è un risultato da poco in tempo di crisi e viste le polemiche a volte fondate ma spesso davvero strumentali, che hanno accompagnato la proposta lanciata dal premier. Certo, si dirà tanto per dire “qualcosa di sinistra” che il piano iniziale è stato ridimensionato (ma il premier ha sempre detto che doveva essere concordato con le Regioni) ma  ora […]

  

Prodi, il ritorno al passato

[photopress:PD__PROD.JPG,thumb,alignleft] E così Romano Prodi ridiscende in campo. Non mi sorprende affatto, del resto l’avevo preventivato e scritto in altri post. Era solo questione di tempo. Pensare che il Prof si auto-pensionasse davvero non era nell’ordine delle cose (politiche) e nemmeno nel carattere dell’uomo. Farsi da parte? Proprio lui, il fondatore dell’Ulivo? Eppoi la scuola della vecchia Dc lascia il suo imprinting nel dna politico di chi ne ha praticato a lungo il rito. Ha solo aspettato che le cose andassero come dovevano andare (dal suo punto di vista), che il centrosinistra si sfasciasse sotto il peso delle sconfitte elettorali veltroniane. […]

  

Se il cemento è di sinistra

[photopress:genova.jpg,thumb,alignleft] Il governo prepara il piano casa e subito il segretario del Pd Dario Franceschini pronuncia il più ovvio dei no. Come dire: dove sta la notizia? Già, avesse detto sì, invece. Nulla di nuovo sul fronte dell’opposizione, parafrando Remarque. Eppure il rilancio dell’edilizia (privata e pubblica) è uno dei più classici volani dell’economia perché muove, tra l’altro, un indotto enorme: dall’industria all’artigianato al terziario ai servizi. Ma quello che mi ha colpito nella politica esplosa attorno al piano casa è il grido di dolore (politicamente iprocrita) che si è levato dagli pseudo-neo ambientalisti dela centro sinistra: così il governo cementifica […]

  

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