Pubblico il report su Argento e Oro che trimestralmente ricevo da un esperto del settore.

 

Negli ultimi tre mesi abbiamo assistito ad un ulteriore discesa dei rendimenti di mercato che ormai hanno raggiunto valori prossimi allo zero ed in taluni paesi addirittura valori negativi.
Quando un investitore compra obbligazioni con rendimento negativo, vuol dire che è disposto a pagare per avere il privilegio di detenere quel debito (questo poiché riceve indietro meno del capitale che investe).
Pensate che un BTP a 5 anni, ricordo che l’Italia con 2 trilioni di euro di debiti e’ il paese più indebitato di Europra, rende meno di mezzo punto percentuale l’anno.
Ciò è stato possibile grazie all’avvio di nuovi acquisti di titoli di Stato da parte della BCE, che ha già annunciato che li effettuerà per oltre un Trilione di Euro nel corso dei prossimi18 mesi.
A questo punto oltre ad America, Giappone, Inghilterra si è aggiunta anche l’Europa nello stampare quantità enormi di pezzi di carta da immettere sul mercato.
Nell’attuale caos monetario, avrete osservato che poche settimane prima dell’annuncio della BCE, la Svizzera comunico’ a sorpresa che non avrebbe più garantito la difesa del cambio di 1,20 CHF, che ricordo fu da lei fissato lo scorso anno per fermare l’apprezzamento del CHF e proteggere la capacità del Paese ad esportare verso l’Europa.
La notizia fece rivalutare il Franco Svizzero di quasi il 30% verso euro in meno di due giorni e nonostante il recupero ancora oggi quota con un + 15% sui valori preannuncio (1,04 CHF).
Il dollaro grazie al ruolo di moneta di riserva mondiale ha attirato gli investitori e si è apprezzato significativamente. Pur in un contesto di forte salita del dollaro, Gold e Silver hanno comunque mantenuto i valori di inizio anno, e ciò ha consentito una loro rivalutazione verso tutte le altre monete (ad esclusione del CHF).
A mio avviso lo scenario sta cambiando molto velocemente se pensiamo che quasi il 20% dei Titoli di Stato del mondo mostrano rendimenti negativi e che i mercati azionari americani sono ai massimi storici. E’ evidente che le due bolle in atto sono state create dall’immissione fuori controllo di nuova moneta e in questa fase, per chi desidera proteggersi, difficilmente si può trovare un investimento migliore dell’Oro (ancora a -36% rispetto al max storico) e dell’Argento (-66% dal max storico).
Teniamo presente che salvo pochissime eccezioni i governi di tutto il mondo stanno spendendo da diversi anni molto più di quello che incassano tramite le imposte.
In America, ad esempio, pur avendo il Congressional Budget Office indicato che l’eccesso di spesa nel 2015 non avrebbe superato i 468 miliardi di dollari (tentando finalmente una prima riduzione significativa), si stima che a fine Giugno di quest’anno già si raggiungerà il target del deficit annuale. Se ciò sarà confermato, vorrebbe dire che anche nel 2015 gli USA chiuderebbero con un deficit complessivo vicino al trilione di dollari.
Sappiate che a 1200 usd l’oncia per accumulare 1 trilione di usd in Oro ci vogliono 10 anni di produzione mondiale.
Dico un ovvietà, ma se una famiglia spende molto di più di quello che guadagna prima o poi arriverà il momento che andrà in bancarotta. Si dirà che la FED potrà sempre stampare nuova moneta e finanziare il governo americano, ed è quello che di fatto sta già facendo, ma questa “monetizzazione del debito” comporterà certamente un crollo violento ed esponenziale del valore del dollaro.
Per chiudere sull’America vale la pena anche rilevare che la crisi del sistema pensionistico inizia ad essere molto evidente. I singoli Stati ricevono in media, come contributi versati, il 50% di ciò che debbono pagare. Quindi è ragionevole ipotizzare che il Governo centrale a breve dovrà accollarsi anche questi debiti se vorrà evitare la bancarotta sugli impegni pensionistici.
Riguardo ai metalli ci sono state due notizie interessanti che dovrebbero aiutare la risalita dell’Oro. La prima riguarda la decisione della New Development Bank BRICS (dovrebbe partire ad inizio 2016) di convertire USTreasury, Eurobonds, UKGilts in Oro per far diventare questa Banca la BRICS Gold central bank (gli ammontari in gioco sono importanti).
La seconda e’ il lancio del nuovo Smart Watch Apple con la cassa fatta in Oro. Vi sembrerà assurdo ma la società stima di acquistare 746 tonnellate di Oro per far fronte alla domanda annuale e ciò dovrebbe corrispondere ad 1/3 della produzione mondiale di Oro di un anno.
Venendo alla miniere, va sottolineato che la situazione dell’industria continua ad essere preoccupante a causa dei prezzi dei metalli troppo bassi. La produzione quest’anno scenderà e ciò è dovuto al fatto che diversi progetti sono stati sospesi. Gli investimenti in ricerca di nuovi giacimenti sono ormai quasi inesistenti poiché il ritorno sugli investimenti e’ troppo basso se non addirittura negativo. La manipolazione sta realmente mettendo in difficoltà l’intero settore e per le piccole imprese sarà dura sopravvivere se i prezzi non riprenderanno a salire velocemente.
Tutto ciò costituirà comunque un opportunità per le miniere più grandi poiché potranno incrementare le loro riserve acquistando a bassissimo prezzo progetti minerari ad alto potenziale, restando in attesa della crescita dei prezzi prima di riavviarli.
Gli acquisti di metallo fisico restano altissimi e per entrambi i metalli si dovrebbe assistere nel 2015 ad una domanda superiore all’offerta. Ricordo che l’80% della produzione mondiale di Oro è al momento acquistata da due soli paesi: Cina ed India, ed il nuovo contesto di mercato dovrebbe alimentare una forte propensione ad accelerare l’uscita dalla carta (ricchezza intangibile) per entrare sui metalli ed altri asset reali (ricchezza tangibile).
A mio avviso siamo molto vicini al giro di boa ed il prossimo rialzo del prezzo dell’Oro e dell’Argento potrebbe essere particolarmente violento.

Tag: , ,