Vincitori e vinti. Una lettura differente.
Le elezioni europee si sono rivelate un gigantesco successo per Salvini e la sua task force.
Ma oltre alla Lega e a Salvini chi altro ha vinto davvero e chi invece no? Proviamo a dare una lettura leggermente diversa dal Mainstream mediatico governato dal PD.
E parliamo proprio del PD. Alle politiche di un anno fa a sinistra si presentarono con varie liste. Il PD prese il 18.72% , LEU 3.38% , Italia-Europa Insieme e Lista Lorenzin presero 1.14 % (sommate) . Somma totale 23 % circa . (ho preso la Camera dei Deputati perchè al Senato la Sinistra prese qualcosa in più) . Non è detto che si possa mettere Lista Lorenzin e LEU interamente dentro PD , ma buona parte si.
Risultato Europee 2019 del PD = 22 % circa. I dati non sono perfettamente omogenei , è vero ma la Boldrini leader di LEU ha dichiarato chiaramente di votare PD alle europee. Oltre a questo la teoria (giusta) del voto utile avrà spostato molti voti da piccoli partiti al PD essendoci solo alle europee la soglia di sbarramento al 4 %.
Sono migliorati o peggiorati? Ditemelo voi.
A me pare che il PD non abbia approfittato se non minimamente dei voti in uscita del 5 stelle. Grande occasione persa del PD o sbaglio?
Grande successo di Fratelli d’ Italia e della Meloni. Purtroppo è un successo personale e la mia personalissima impressione è che sino a quando la simpatica e combattiva Giorgia non si doterà di una squadra di persone attorno e le farà emergere, non potrà andare molto più in là. Salvini in questo è stato molto previdente e meno accentratore. Borghi , Bagnai, Centinaio, Fedriga e molti altri, alcuno presi dall’ interno e altri dall’ esterno. E ora Rinaldi, Donato e Zanni che sono stati eletti nelle file della LEGA assieme ad altri molto validi. Gente che puoi mandare a lavorare nelle burocrazie ma anche far andare in tv senza sfigurare. E molti altri ne serviranno di questo tipo. La Meloni invece ha perso anche Crosetto. Chi potrebbe fare il ministro se la Meloni andasse in una coalizione di governo? a parte la Meloni stessa e Crosetto ovviamente…
La altra vera forza di Salvini sta proprio nella squadra che sta creando. E la parte più sovranista/ euroscettica , deve dire grazie a Borghi. Fu sua l’ idea di non creare un partito , ma cambiarne uno già esistente e portare i vertici a capire le posizioni sovraniste. Salvini capì subito ma la cosa avvenne sia con Lega che FDI . Ricordo benissimo le presenze di Crosetto , Meloni e Salvini ai convegni di Asimmetrie a Montesilvano-Pescara. Così come ricordo le presenze di Fassina , Cuperlo e D’ Attorre ma senza apprezzabili risultati.
E passiamo ai veri sconfitti di queste elezioni. Il 5 stelle. Che dire? poco o nulla. Il poco spessore di alcuni ministri come la Trenta e Toninelli, l’essere a dir poco ondivaghi sui temi come immigrazione , Europa , vaccini e tanti altri, il chiedere impeachment di Mattarella e un anno dopo invece l’ elogio incondizionato . Tutto questo li ha penalizzati moltissimo ed hanno perso quasi la metà dei voti. Toninelli ha tolto le deleghe a Siri senza attendere un minuto, la Trenta si è schierata a favore dei migranti e la maggior parte delle stellette la malsopportano. Ancora Toninelli si è permesso di parlare di ” PORTI APERTI” contro Salvini. I risultati li abbiamo visti nelle urne. Dal 32.66 % al 17% è una valanga di consenso perso. Ovvio che ripetere il 32% fosse impossibile ma già avessero preso un 22/24% sarebbe stato risultato accettabile. Ora cosa faranno?
A mio parere hanno due strade:
1) rimettere assieme i cocci , capendo gli errori e lasciando governare Salvini , facendo l’ alleato fedele. Magari con un rimpasto di governo che serva a togliere alcuni ministri di poco spessore ed evitare figuracce (a cominciare dai due già citati). Nel frattempo lavorare per migliorare la offerta di Salvini restando al governo con lui e differenziandosi nel sud cercando di recuperare consenso. Trovare una classe dirigente del Movimento anche da fuori come ha fatto Salvini.
2) Ipotizzando come credo che Mattarella non conceda elezioni in caso di crisi di governo, mettersi a disposizione del PD e di Forza Italia per un governo istituzionale Cottarelli / Draghi etc. Sarebbe la loro fine definitiva? Chissà. Di certo i parlamentari pentastellati non vogliono elezioni. La metà di questi non sarebbe ricandidata per via del vincolo dei due mandati e comunque i seggi in parlamento sarebbero poco più della metà di quelli presi oggi. Anzi probabilmente molti meno della metà visti i collegi maggioritari. Teniamo presente anche che molti di loro tornerebbero a lavori non certo remunerativi…. immaginiamo quanta voglia abbiano di rischiare il seggio.
Chi vivrà vedrà.. ma non ci sarà da aspettare molto.
P.S. su Forza Italia farò un articolo a parte.