1519294895809.jpg--maria_etruria_senza_vergogne__adesso_si_scopre_autonomista

Nei giorni scorsi molte mie conoscenze virtuali hanno condiviso e commentato uno scritto del giornalista Francesco Costa dal titolo “Guardiamoci negli occhi”. Anche Luca Sofri si è preso la briga di glossarlo, quindi chi sono io per esimermi? Riporto un significativo passaggio dell’articolo per far intuire il tenore degli argomenti, ma in calce troverete il link con il testo integrale: «Potete detestare Matteo Renzi, potete pensare che l’attuale classe dirigente del Partito Democratico sia troppo centrista oppure schiava dei soliti sindacati (sono diffusissime entrambe queste critiche), che sia troppo dura o troppo morbida con i migranti (sono diffusissime entrambe queste critiche), che gli 80 euro siano stati un modo balordo di spendere i soldi, che la Buona scuola sia un fallimento, eccetera. Non sto dicendo che non abbiate ragione, magari avete ragione, non è questo il punto: non voglio contestare queste idee. Il punto è che meritereste di trovare sulla scheda elettorale delle plausibili opzioni alternative al Partito Democratico: meritereste di avere la possibilità di scegliere un’altra strada, non fosse altro che per il sano principio dell’alternanza, senza per questo temere tragedie. Eppure – guardiamoci negli occhi – sapete anche voi che oggi l’unico governo da paese normale che queste elezioni possano esprimere, l’unica classe dirigente da paese normale che questo paese possieda, sia in questo momento quella del Partito Democratico e dei suoi alleati. Gentiloni, Padoan, Bonino, Calenda, Bellanova, Della Vedova, Boschi, Scalfarotto, Minniti, Delrio, Franceschini, eccetera. Non è la classe dirigente migliore possibile. Orrore, sto allora forse dicendo che è la meno peggio? No, magari. Sto dicendo che è l’unica» (http://www.francescocosta.net/2018/02/19/guardiamoci-negli-occhi/?reload).

 

 

 

Ora allego qualche suggestione di questa classe dirigente, l’unica. A cui non c’è alternativa. Io stesso ho ritenuto per un puerile momento di scetticismo che in politica nulla vi fosse di ineluttabile, ho ingenuamente creduto possibile indicare altre strade, da Paese normale, ho pensato di poter forse risalire a qualche personalità da opporre timidamente a quelle di cui sopra e di cui sotto, fossero anche imbroccate a caso fra i lettori di questo blog… eppure – guardiamoci negli occhi – sono solo uno che penso alla propria sedia:

 

https://www.youtube.com/watch?v=ZafvtTxA14k

 

https://www.youtube.com/watch?v=Lbtf6xOwXKA

 

https://www.youtube.com/watch?v=jYJvR50Jljo

 

 

 

 

 

L’argomentare da Paese normale del giornalista (mi sono permesso di alzare la P, anche se il Paese che ha in mente Costa è effettivamente minuscolo) e di tutti quelli che ne hanno condiviso le inoppugnabili ragioni, il ruvido realismo, il necessario pragmatismo, poggia sulla fallacia dell’ignoranza invincibile. E non c’è alcunché da obiettare, perché è, appunto, invincibile. Almeno fino al 4 marzo…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tag: , , ,