La funzione del CIG nel sistema degli appalti pubblici
Nel contesto degli appalti pubblici, un elemento fondamentale per garantire trasparenza e regolarità è rappresentato dal Codice Identificativo Gara (CIG).
Questo codice, essenziale per il tracciamento e l’identificazione delle procedure di gara, rappresenta uno strumento chiave nella lotta alla corruzione e nell’assicurare la correttezza nelle pubbliche amministrazioni.
Il CIG è una sequenza di dieci caratteri, una combinazione di numeri e lettere, generata dal sistema informatico SIMOG dell’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione). Questo codice ha un ruolo cruciale nell’ambito delle gare pubbliche, in quanto serve per identificare specificamente un contratto stipulato con la pubblica amministrazione a seguito di un appalto o affidamento.
Le amministrazioni pubbliche sono tenute a garantire che le loro piattaforme digitali siano interconnesse con la BDNCP. Questo consente un processo automatizzato per la tracciatura e il monitoraggio di ogni procedura di gara attraverso l’acquisizione del CIG dalle piattaforme certificate delle stazioni appaltanti. Il flusso di dati e informazioni tra queste piattaforme e la BDNCP deve avvenire secondo le linee guida stabilite dall’ANAC.
L’acquisizione del CIG può avvenire attraverso un’interfaccia web fornita dalla piattaforma contratti pubblici dell’ANAC fino al 30 giugno 2024. Questa interfaccia facilita l’integrazione dei dati relativi alle gare d’appalto, fungendo da ponte tra le stazioni appaltanti e la BDNCP.
L’uso del CIG è previsto per vari scopi, tra cui gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari da parte dell’ANAC, i contratti esclusi dall’ambito di applicazione del Codice ma comunque soggetti alla vigilanza dell’Autorità, adesioni ad accordi quadro e convenzioni pubblicate entro il 31 dicembre 2023, e la ripetizione di lavori o servizi analoghi previsti dalla documentazione di gara originaria per procedure pubblicate prima di tale data.
Il CIG gioca un ruolo cruciale nel rafforzare i principi di legalità, economicità, trasparenza e parità di trattamento nel sistema di governance dei contratti pubblici. Contribuisce anche a ridurre il rischio di frodi e corruzione, attraverso una banca dati centralizzata per il monitoraggio e l’analisi dei dati, permettendo di identificare eventuali anomalie o irregolarità.