Il canale dell’Expo si mangia il parco
Burrasca sulle vie d’acque dell’Expo. Al Gallaratese, per esempio, il progetto del mini-canale da realizzare in vista del 2015 non piace affatto a molti residenti. «Di fatto – spiega Enrico Salerani, capogruppo del Carroccio nel Consiglio di zona 8 – è una sola via d’acqua e interessa anche il nostro quartiere. Si tratta in breve, di costruire un canale per condurre acqua dal “Villoresi” al sud Milano. In origine si parlava di farlo addirittura navigabile, poi si è pensato di ridurlo ad ornamentale via d’acqua. Opera onestamente evitabile visto il periodo di ristrettezza economica anche per Expo. Non solo. Per i molti cittadini del Gallaratese che oggi usufruiscono del bel parco Pertini, poco distante dal Centro Bonola, rischia di essere un’opera che ridurrà di non poco la loro area verde. Infatti il progetto ultimo che si attuerà a brevissimo prevede proprio nel parco il passaggio del canale d’acqua». Il Consiglio di Zona 8 – ricorda la Lega – ha approvato all’unanimità una mozione che chiedeva l’interramento dell’opera sotto il parco per non togliere metri quadri di verde». Ma sarebbe stato accolta solo l’opzione minima, quella della mitigazione d’impatto. Che non risolve niente, secondo molti. Niente interramento comunque. «Per fortuna – dice Salerani – il rischio zanzare dovrebbe essere escluso visto che si parla di acqua scorrevole ma i cittadini hanno anche il timore che in futuro il canale si possa trasformare in discarica come purtroppo oggi avviene altrove». La via d’acqua non è grande, oggi, nei progetti: si tratta di un paio di metri, ai quali si deve aggiungere mezzo metro per lato di bordo. Il tutto sarà però sotto il livello del terreno quindi ci sarà pendenza su entrambi i lati. Ecco che i tre metri diventano molti di più, compromettendo – secondo i contrari – la fruizione del parco. «A oggi – riflette Salerani – nonostante la richiesta unanime del Consiglio di zona, la mobilitazione dei cittadini e il “pressing” di alcuni consiglieri, l’Amministrazione comunale non si è fatta sentire, pare anzi che l’assessore all’urbanistica Lucia De Cesaris non voglia intervenire. Prova dell’indifferenza di Palazzo Marino è che nonostante le oltre 1.600 firme raccolte in poco tempo dai residenti neppure la Commissione Comunale ha trattato l’argomento. Perché? Non si tratta di territorio milanese?».