Milano (finalmente) ricorda le vittime delle foibe

Mentre il monumento da anni atteso in piazza della Repubblica si farà ancora attendere – e non si capisce bene  per quale motivo, visto che le ricostruzioni di due assessorati in parte divergono – Milano da stasera ha reso giustizia alla memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo italiano da Istria, Dalmazia e Venezia Giulia. Lo  ha fatto, la città, grazie al municipio 4, guidato da Paolo Bassi, che stasera ha inaugurato una stele nel cortile del Consiglio di zona, e già l’anno scorso aveva dimostrato sensibilità e attenzione verso una pagina che in Italia è stata sottaciuta colpevolmente per […]

  

Dalla sinagoga di Milano a Mark Twain

Sul Giornale di sabato, Paolo Guzzanti ha tracciato da par suo il quadro della Palestina di seconda metà di Ottocento, citando due grandi scrittori. “Due scrittori – ha scritto – che non si conobbero mai, l’americano Mark Twain e l’italiano Edmondo De Amicis (l’autore del libro Cuore)”. Visitarono la Palestina – ha spiegato Guzzanti – e riferirono quel che avevano visto: una sassaia sterminata e disabitata, con pochi pastori, casematte militari turche che marcavano il territorio di una landa divisa in wilayat (provincie) con minuscole guarnigioni militari, pecore e capre, una terra in cui non viveva né poteva vivere alcun popolo”. Quel che scrisse Mark […]

  

I Radicali celebrano Enzo Tortora al Monumentale

Il 18 maggio è stato il 29° anniversario dalla morte di Enzo Tortora e i Radicali dell’associazione milanese che porta il suo nome si sono ritrovati come sempre, alle 11 davanti, sulla scalinata del Famedio del Cimitero monumentale di Milano per commemorare l’anniversario e depositare un mazzo di rose ai piedi della colonna spezzata. “Dopo 29 anni – dicono i Radicali – la situazione della Giustizia in Italia è rimasta quella che Enzo Tortora ha cercato di cambiare, in prima persona attraverso la sua travagliata vicenda giudiziaria e in prima linea con il Partito Radicale. I 9 milioni di processi arretrati, […]

  

Distrutta (ma subito rialzata) la targa col nome di Rabin

Con un gesto inqualificabile è stata distrutta a Milano la targa dedicata a Yitzhak Rabin, posta nei giardini che allo statista israeliano e premio Nobel per la pace sono stati dedicati in piazzale Tripoli. Il blitz vandalico è stato condotto nella notte fra sabato e ieri, da ignoti. Ieri pomeriggio l’episodio è stato denunciato e duramente condannato in primo luogo da due esponenti del Pd, la capogruppo in commissione Esteri Lia Quartapelle e l’assessore Pierfrancesco Maran. Quartapelle ha parlato di “vigliacchi”, Maran di “fascisti”, e lo ha fatto incoraggiato forse dalla parata dell’estrema destra al cimitero Maggiore. Al momento, tuttavia, non […]

  

Nostalgie dell’Ottobre rosso bolscevico

E chi l’ha detto che i comunisti non ci sono più. Intanto governano il Paese più popoloso del mondo, la Cina, destinato ad assumere un peso sempre maggiore negli equilibri dell’economia mondiale. La Cina è lontana, si dirà. Sì ma via dei Mercanti è vicina. E oggi un drappello di ipernostalgici si è dato appuntamento fra Cordusio e piazza Duomo, fra pugni chiusi, marcette dell’Armata rossa, bandiere con falci e martello e gli immancabili ritratto di Marz, Lenin, Stalin e Mao. L’occasione per ricordare l’ha data il calendario: il 7 novembre del 1917, infatti, “il popolo lavoratore russo sotto la […]

  

Ricordare tutti Ramelli, senza se e senza ma

Sergio Ramelli è stato la vittima innocente di un folle odio politico. E per questo merita di essere ricordato. Un’ovvieta? Purtroppo non è così. È appena passato il giorno del quarantesimo anniversario dalla sua morte ed e triste verificare che nel 2105 in questo Paese, nella sua “capitale morale”, anche i concetti più evidenti devono essere ripetuti, riaffermati, ogni volta, contro una stupidità dilagante. Sergio Ramelli era un ragazzo di destra con i capelli lunghi. Un ragazzo. Aveva 18 anni quando un commando di militanti della sinistra extraparlamentare gli tese un agguato a colpi di chiave inglese. Ramelli morì dopo 40 giorni […]

  

L’esempio dei signori Claris Appiani

Milano era la sua casa e l’Elba il suo rifugio. Lorenzo Claris Appiani è stato ucciso a 37 anni nella folle sparatoria del Palazzo di Giustizia di Milano. E tornerà a riposare a Rio Marina, il paese della famiglia paterna, dove il padre Aldo produce un magnifico aleatico. In questi giorni così dolorosi, Lorenzo Claris Appiani è stato descritto come un avvocato brillante, geniale, giovane ma avviato a una carriera forense già folgorante. E chi ha scritto un suo ritratto – come quello, perfetto, siglato da Enrico Lagattolla per il “Giornale” – ha tratteggiato il profilo di un ragazzo elegante e colto, riconducendo a questi tratti così signorili, oltre che al suo “sangue blu”, quell’affettuoso […]

  

Nella periferia di Milano un campo dedicato a Borgonovo

C’è tutto il meglio e tutto il peggio di Milano, nelle periferie. Quartieri ad alta tensione, sotto i riflettori dei media per la guerra sulla casa e l’assedio degli abusivi alle case popolari. Ma anche incubatori di vita e solidarietà.  Un segnale di speranza arriva da una delle polveriere cittadine, quella Quarto Oggiaro che viene dipinta, spesso a ragione, come una terra di nessuno. Ieri in zona Quarto Oggiaro-viale Certosa un campo sportivo, quello del parco Verga in via Perini – è stato inaugurato alla memoria di un simbolo positivo, un simbolo di coraggio come Stefano Borgonovo. “Io, se potessi, […]

  

Una rosa per il commissario Calabresi

Sono passati 42 anni: il 17 maggio 1972 alle 9:15 il commissario Luigi Calabresi fu assassinato a Milano in via Francesco Cherubini mentre andava in ufficio. Quella di un commando di Lotta continua fu l’esecuzione materiale finale, ma l’omicidio di Calabresi era iniziato molto tempo prima, con la campagna di denigrazione e odio di cui fu vittima. Ieri in questura il commissario è stato commemorato. Alla celebrazione erano presenti la moglie di Calabresi, Gemma Capra, il nipotino di 14 anni (venuto in rappresentanza del padre), e i vertici delle forze dell’ordine. Ieri alle 9 e 15 in punto Irene Pasquinucci, consigliera di […]

  

Ricordo delle foibe. Stavolta Rifondazione vota sì

Il Consiglio di zona 7 ha approvato la delibera per celebrare il Giorno del ricordo,  la ricorrenza prevista per onorare la memoria degli esuli istriani, dalmati e giuliani, e in particolare delle vittime delle foibe – le cavità carsiche in cui migliaia di italiani trovarono la morte per mano dei comunisti titini, responsabili di una pulizia etnico-politica a lungo rimossa dalla storia nazionale. La delibera (insieme a un piccolo contributo della Zona, 300 euro) arriva con un certo ritardo rispetto alla data prevista con legge, ma il ritardo è dipeso solo da ragioni tecniche: un accavallarsi di eventi e impegni […]

  

il blog di Alberto Giannoni © 2024
jQuery(document).ready(function(){ Cufon.replace('h2', { fontFamily: 'Knema' }); }); */ ?>