Il 18 maggio è stato il 29° anniversario dalla morte di Enzo Tortora e i Radicali dell’associazione milanese che porta il suo nome si sono ritrovati come sempre, alle 11 davanti, sulla scalinata del Famedio del Cimitero monumentale di Milano per commemorare l’anniversario e depositare un mazzo di rose ai piedi della colonna spezzata. “Dopo 29 anni – dicono i Radicali – la situazione della Giustizia in Italia è rimasta quella che Enzo Tortora ha cercato di cambiare, in prima persona attraverso la sua travagliata vicenda giudiziaria e in prima linea con il Partito Radicale. I 9 milioni di processi arretrati, l’altissima percentuale di reati prescritti, la situazione delle carceri italiane, le condizioni inumane in cui versano 54 mila detenuti e l’assenza di una legge sulla responsabilità civile dei magistrati rimarcano l’attualità delle battaglie per una “Giustizia Giusta” e la necessità di continuare iniziative politiche che portino al superamento di un sistema inefficiente”. “La cittadinanza – dicono – è invitata ad unirsi a noi in questo momento di ricordo e a mantenerlo vivo, affinché la frase di Leonardo Sciascia “che non sia un’illusione” continui a rappresentare il brocardo della lotta per una Giustizia Giusta nel nostro Paese”.