Passi avanti in Tunisia, che si conferma un piccolo faro nel mondo arabo-islamico, un laboratorio di grande interesse sulla possibile compatibilità con le istituzioni democratiche e lo stato di diritto. Alle elezioni presidenziali, fissate per i primi di novembre,  si è candidato Mounir Baatour. Leader del partito liberale,  avvocato di orientamento chiaramente laico, Baatour considera i partiti islamisti “un incubatore di estremismo” ed è impegnato nella tutela dei diritti delle minoranze. Propone il pieno godimento dei diritti politici per i non musulmani, si batte per i diritti degli omosessuali ed è attivista del principale gruppo per i diritti Lgbt, Shams, in un […]