“Soldi alle Zone? Non vogliamo elemosine”
«Mance di Natale? No grazie». Nei Consigli di Zona non tutti apprezzano il “regalo” in arrivo: gli avanzi del bilancio dalla direzione centrale da dover spendere a tutti i costi. Così la pensa almeno l’ex presidente del consiglio di zona 6, e ora capogruppo di Fratelli d’Italia in zona Massimo Girtanner. Lo ha raccontato sul “Giornale” oggi in edicola Marta Bravi:
Secondo il testo delle delibera sul decentramento dal 2012 il bilancio comunale avrebbe dovuto essere articolato per zone, alle fine del 2013 non solo ciò non è avvenuto, ma le zone si ritrovano a ricevere «gli avanzi» del bilancio centrale. Il parlamentino milanese, infatti, ha approvato ieri notte il bilancio previsionale 2013, motivo per cui ha dovuto ripartire la spesa dell’anno «in dodicesimi» ovvero frazionato per le mensilità. Bene, due dodicesimi, per legge, andranno ai consigli di zona, che avranno l’obbligo di spenderli entro la fine dell’anno per non perderli. Alle zone dovrebbero arrivare circa 40mila euro che verranno spesi per iniziative sul Natale. «L’ennesimo schiaffo alla dignità dei consigli di zona che sarebbe meglio chiudere a questo punto – tuona Girtanner – cosa ci facciamo di questi pochi spiccioli? Verranno dati senza una logica a pioggia per coprire forse i mal di pancia di alcuni presidenti di commissione? Meglio darli ai sussidiati che a giugno si sono visti togliere un paio di mensilità dal Comune, mai restituite. Diamoli a chi ne ha veramente bisogno e che si è trovato doppiamente in difficoltà quest’estate, invece di sperperarli».
I nove parlamentini di zona, infatti, hanno seguito una parabola discendente. Rispetto a quelle che erano le pompose promesse elettorali della giunta arancione, hanno subito man mano l’annullamento dei loro poteri. L’ultimo è stata l’abrogazione dell’articolo 45 che priva della possibilità di esprimere un parere urbanistico sui progetti che insistono nei quartieri. La gestione dei centri anziani, del verde e delle piccole opere di manutenzione ordinaria in capo alle zone solo sulla carta hanno di fatto ingolfato la macchina, tanto che sono «tornate» alla direzione centrale.
Bene, l’ultima chance che hanno le varie zone per potersi riappropriare di poteri consegnati solo sulla carta o a parole è la trasformazione in municipi, come prevede lo statuto della Città metropolitana. Per questo i consigli di zona stanno man mano votando il documento unitario che chiede al sindaco e alla giunta di attuare entro fine anno «la delibera 2406 del 20/11/12 e 2452 del 23/11/2012 relativa anche all’iniziale trasferimento delle competenze in ordine di arredo urbano, verde e manutenzione delle scuole e la trasformazione entro il 2014 delle zone del decentramento in veri e propri municipi, come si è attuato da 13 anni a Roma».