Tornano a volare parole pesanti in Zona 3. L’ultimo caso, ne abbiamo parlato ieri, è quello dell’affitto di un giardino a una scuola privata. L’opposizione sostiene che dietro alla volontà di non rinnovare il contratto, ci sarebbe una discriminazione ai danni di un istituto paritario. La maggioranza, con Gabriele Mariani, risponde con altrettanta fermezza.

Gabriele Antonio Mariani (Pd)

“La delibera proposta in commissione congiunta Ambiente e Urbanistica aveva per oggetto il rinnovo della locazione a favore della scuola privata steineriana di via Clericetti di un’area di 770 mq ricavata all’interno dei giardini di via pascal. Il canone annuo di locazione è di euro 831,60. Un precedente verbale di sopralluogo del 2010, passata consigliatura, già rilevava lo stato di apparente abbandono dell’area, confermato da un sopralluogo recentemente effettuato dallo scrivente congiuntamente con il presidente della commissione ambiente.

Le perplessità che ho fatto rilevare si sono limitate all’opportunità di concedere di fatto una porzione di suolo pubblico non di risulta ma pienamente inserito nella planimetria rettangolare dei giardini di via pascal ad un soggetto privato che pare non averne sufficiente cura. Lo stato della recinzione e l’interno sono infatti piuttosto fatiscenti. Aggiungo che, a detta della preside, nella passata consigliatura la scuola stessa aveva chiesto di poter effettuare alcuni lavori entro l’area in locazione per migliorarne la fruibilità, tale richiesta fu allora respinta dall’attuale opposizione.

Riteniamo più opportuno soluzioni alternative:
1. Mettere a bando l’area per finalità uguali o diverse , bando al quale può partecipare l’utente attuale (la scuola steineriana), ciò potrebbe anche consentire un aumento dell’attuale ridicolo importo della locazione.
2. Valutare se tornare ad includere l’area nel giardino pubblico rendendo regolare l’attuale perimetro.

L’opposizione invece ritiene che la nostra posizione sia strumentale e finalizzata ad ostacolare l’esercizio di una scuola privata. Dalle spiegazioni di cui sopra, si può constatare che non c’è nulla di strumentale. C’è solo l’impegno a valorizzare il bene pubblico e mettere sullo stesso piano tutti gli operatori con idee intelligenti, senza favorire la rendita di posizione maturata.

Rilevo che, quando l’opposizione in consiglio, come è avvenuto giovedi scorso, presenta 44 (quarantaquattro) emendamenti su una proposta di delibera di un privato che vuole realizzare un sottotetto mentre normalmente su questo tipo di delibere c’è addirittura identità di vedute fra i due schieramenti, è assolutamente evidente che c’è un vile tentativo di creare ostruzionismo a ogni costo, anche su temi normalmente condivisi. Sottolineo la parola “vile” perché l’opposizione mai ammette di avere tale finalità.

Fare ostruzionismo è legittimo, politicamente giustificabile se avviene su temi che ci vedono agli antipodi. Diventa un modo di fare politica basso e vile quando non è palesato e non entra nel merito delle diversità di vedute ma utilizza delibere che nulla c’entrano solo per bloccare un regolare svolgimento dei lavori”.

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