San Siro, le ex scuderie rifugio per disperati
Una svolta per l’area degradata dell’Ippodromo di san Siro (in zona 7). Questo il futuro che potrebbe profilarsi all’orizzonte per la periferia ovest della città. Anche perché la situazione di degrado in cui versa l’enorme area compresa tra via Capecelatro, piazza Axum, via dei Rospigliosi e via Pessano è ormai insostenibile. Decine di persone ogni notte scavalcano la recinzione per accamparsi alla meglio nelle ex scuderie dell’Ippodromo sotto gli occhi impotenti dei residenti. In mezzo, tra il futuro di San Siro, che a breve sarà raggiungibile anche in metrò, e il passato, ormai sfumato, delle grandi corse ippiche, la disperazione di decine di extracomunitari, ma non solo.
Il futuro: E’ stato ufficializzato ieri il protocollo d’intesa tra Comune, Snai e e la società Trenno per riprendere l’attività del Trotto con una nuova pista per le corse. Palazzo Marino – per bocca del vicesindaco e assessore all’Urbanistica Lucia de Cesaris fa sapere che “la vecchia area del trotto ha bisogno di essere riqualificata, deve diventare una grande area al servizio degli sport vicini, ossia ippica e calcio” su modello del quarto anello degli stadi americani. Snai, la società che gestisce l’Ippodromo, si è detta “pronta a discuterne ma finora non abbiamo ricevuto offerte dai club, ovvero Milan e Inter”.
Intanto il tempo passa: era l’agosto 2013 quando l’ad del club rossonero Adriano Galliani annunciò che Milan e Inter erano pronte ad acquistare l’area dell’Ippodronmo per realizzare appunto la cittadella dello shopping sportivo e valorizzare l’area. E’ passato quasi un anno e nelle scuderie abbandonate continuano ogni notte ad accamparsi decine di persone. “Allertato da decine di cittadini residenti in via Capecelatro e in piazza Axum, un paio di mesi fa ho incontrato alcuni responsabili della Società Trenno – racconta il consigliere di zona 7 Alessandro de Chirico (Fi) – e mi hanno negato di essere a conoscenza della situazione. Mi è stato risposto che l’area è talmente vasta che risulta difficile poter controllare tutti gli spazi abbandonati e mi è stato assicurato che sarebbero state informate le Autorità e le Forze dell’Ordine, onde evitare spiacevoli incidenti”. Niente di ciò è stato fatto e la situazione è rimasta tale addirittura “Sabato scorso, 9 maggio – continua De Chirico – ho appreso che all’interno delle stalle dormono anche un pregiudicato recentemente scarcerato e degli extracomunitari”.
“Il Comune s’impegni a trovare una sistemazione alle persone che vivono all’interno delle stalle perché, anche se non sono siriani, hanno diritto a riacquisire la loro dignità – l’appello del consigliere azzurro a Palazzo Marino-. Ai cittadini residenti nei paraggi, invece, sia garantita la sicurezza: cosa accadrebbe se divampasse un incendio alla fine di una partita di calcio dove – è risaputo – gli ingorghi automobilistici impediscono il passaggio dei mezzi di soccorso?”