Per il Pd contro l’omofobia si può “dare di più”
“Un gesto di disobbedienza per attirare l’attenzione. E provocatoriamente spingere l’amministrazione a fare di più . In occasione della Giornata Internazionale contro l’omofobia di domani, la consigliera Rosaria Iardino (Pd) ha esposto fuori dal suo ufficio, che si affaccia sulla Galleria Vittorio Emanuele, la bandiera arcobaleno. La vice presidente della Commissione consigliare Sicurezza e paladina dei diritti della comunità Lgbt milanese mette le mani avanti: “So di aver infranto una regola, quella che nessun vessillo debba essere esposto, ma questa città e questo Paese hanno bisogno di segnali forti, che ricordino che la battaglia di chi è omosessuale, a favore di un riconoscimento pieno dei propri diritti, ancora non s’è conclusa”.
Nemmeno a Milano che dovrebbe essere più avanti di altre realtà italiane nella difesa e nella garanzia dei diritti, gli omosessuali possono girare tranquilli. Almeno nei luoghi notoriamente gay. I locali della movida omosessuale meneghina continuano a denunciare piccoli episodi di microcriminalità, di molestie e danneggiamenti “che dicono quanto, nel 2014, molta strada ancora debba essere fatta per considerare Milano una città gay-friendly a tutti gli effetti” spiega ancora la Iardino, che sta lavorando all’istituzionalizzazione di via Sammartini, come gay street. Il progetto, che vede la collaborazione di Felix Cossolo, gestore di molti locali della via, commercianti e residenti parte proprio dalla sicurezza: sono numerose le aggressione ai danni degli omosessuali che frequentano quei locali, perché considerati utenze deboli, che difficilmente sporgeranno denuncia. L’idea era quella di rendere la via sicura, accogliente e attraente per le migliaia di turisti omosessuali che verranno a Milano nei sie mesi dell’esposizione internazionale. Criminalità, degrado e arredo urbano sono le leve della riqualificazione della strada a ridosso della Stazione centrale. Parallelamente infatti è anche partita on line una petizione dei residenti che abitano nel quartiere per chiedere la riqualificazione dei Magazzini raccordati della Centrale. Il degrado della zona è tale che i residenti della via Aporti e Sammartini hanno lanciato anche una petizione on line per chiedere la riqualificazione dei magazzini raccordati della Centrale. Qualcosa è stato realizzato da allora, ma purtroppo devo constatare che non tutte le promesse fatte hanno trovato piena concretizzazione. E così i gestori di alcuni dei locali gay continuano a parlarci dello stillicidio di episodi incresciosi” spiega ancora la Iardino. “Nelle nostre vicinanze stazionano spesso borseggiatori che poi rubano telefonini e portafogli ai nostri clienti” racconta Felix Cossolo, titolare di diversi locali in via Sammartini. ma le denunce arrivano anche da altri quartieri della città che ospitano locali omosex.
“Cosa di più grave deve accadere alla comunità omosessuale di questa città, perché sul fronte della sicurezza vengano presi dei provvedimenti chiari ed efficaci una volta per tutte?” conclude la Iardino.