Sono un paio di anni che se ne parla. O meglio che cittadini, residenti e consiglieri di zona si confrontano sul tema senza trovare soluzioni.  Il Comune a quanto pare latitata e il Consiglio di zona 2 pure. Eppure il problema  dovrebbe essere di facile soluzione. Siamo in via Mosso, estrema periferia nord della città, zona via Padova.

I residenti infatti segnalano l’estremo degrado dei giardinetti, frequentati da transessuali che si prostituiscono,  disoccupati e alcolizzati.  l’anno scorso dopo le continue segnalazioni il consiglio di zona  aveva preso in carico il problema, facendo abbattere il muro della fontana, che veniva usato come schermo dietro cui nascondersi. Non solo, era stata anche pulita e sistemata la zona a verde. Poi più nulla, tanto che c’è stato  anche chi ha dato spazio all’immaginazione e al fai da te recuperando le “brutte fioriere” come scrivono i cittadini per  trasformarle in mini orti urbani.

L’azione di riqualificazione dal basso però, che risale, a un anno fa, si è fermata qui, anche perché legata alla  buona volontà di qualche abitante del quartiere o  associazione.  Dopo oltre un anno la situazione è precipitata di nuovo, è rimasta  stesso degrado, stessa ferita aperta.

“Ora che la competenza del verde è dei Consigli di zona, non sarebbe possibile mettere dei giochi per i bambini, in modo che qualche mamma coi bambini frequentasse questo giardino? Si migliorerebbe molto la frequentazione, ora solo di trans e derelitti di ogni genere” scrive una residente che dice di essersi assentata per mesi dalla zona e di aver trovato la stessa situazione. Ma le competenze sul verde di capo alla zona e sono più sulla carta che nei fatti ed così sarà sempre meno in vista della trasformazione delle zone in municipi con la nascita della città metropolitana.  Ma la di là delle questioni tecniche  e delle competenze, la richiesta delle mamme dell quartiere in fondo non sembrano così pretenziose e soprattutto forse permetterebbero migliorare la situazione, senza troppi sforzi da parte dell’amministrazione.

I giardini di via Mosso (foto di Samuele Piscina)