La notizia di cronaca l’abbiamo raccontata sulle nostre pagine (di carta) quindici giorni fa: la linea sostitutiva del tram 3 – momentaneamente cancellato per i lavori di piazza XXIV maggio – sfratta il mercato di via Tabacchi. Le bancarelle dovrebbero spostarsi dalla traversa di via Meda un po’ più a su in viale Cermenate, che vedrebbero così raddoppiare i disagi per i residenti. Il viale infatti che ospita il mercato settimanale del mercoledì  raddoppierebbe con l’appuntamento del sabato. Gli ambulanti hanno presentato in Consiglio di zona 5 sessanta firme con cui certificare la propria contrarietà al progetto di spostamento. Così i consiglieri di zona, dopo un momento di incertezza, si sono schierati compatti sul fronte del no. Inutile dire che gli abitanti del quartiere non hanno accolto con favore  la notizia di quella che sia annuncia come un elemento ulteriore di degrado per la zona. Ma il tema che i residenti della estrema periferia sud pongono riguarda un tema più ampio e tante volte dibattuto: lo scollamento tra l’amministrazione  e le periferie e di conseguenza gli scarsi poteri e la scarsa considerazione che l’amministrazione ha dei consigli di zona.

“La storia di viale Cermenate, una come tante, parla da sé: il viale era ed è ancora un bel viale della periferia sud. Negli anni però – racconta un cittadino – si è trasformato in una sorta di “discarica delle negligenze”, dove le negligenze sono quelle delle varie giunte che si sono avvicendate. Così, dopo il parcheggio selvaggio a lisca di pesce sui marciapiedi (provvisorio e dovuto ai lavori per il metrò, intorno al 2002), che è ancora lì ad impedirci di camminare, dopo decenni di morti e feriti nella confluenza di via Isimbardi (faremo, faremo, faremo…), dopo le mai viste strisce gialle per i residenti e nemmeno quelle blu, dopo decenni di spaccio e spacciatori, dopo decenni di mercato del mercoledì con danni alle piante e all’arredo urbano, dopo recenti campeggi abusivi di nomadi…Questa giunta decide, nonostante l’opposizione degli abitanti del viale e del Consiglio di zona 5, di fare un secondo mercato al sabato (anche questo provvisorio…) trasferendo quello di via Tabacchi“.

I residenti che stanno raccogliendo per l’ennesima volta le firme, questa volta per dire no al mercato, chiedono di essere ascoltati, in modo autentico e serio. “Vogliamo anche una giunta che ascolti i consigli di zona, una giunta che non si ingegni a creare problemi nuovi; grandi o piccoli che sembrino. Non è un problema di “backyard”; è un grave problema politico e sociale di rapporto con i cittadini, anche se abitano in una periferia”.

 

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