Il consigliere-Sentinella si autodenuncia: “La penso proprio così”
Sono stati presi in giro, biasimati e anche aggrediti. Li hanno chiamati fanatici, dipinti come una specie di retaggio medievale. La loro veglia è stata fraintesa, probabilmente. Qualcuno ci ha visto una specie di “preghiera contro” (gli omosessuali), un po’ come la fantozziana messa, quella che “…contro costa il triplo, 30mila lire, cantata 50mila lire”. Sono le “Sentinelle in piedi“. Noi al Giornale le conosciamo da tempo, altri li hanno scoperti in questi giorni (compreso un Maurizio Crozza un po’ troppo frettoloso nel fare parlare il Papa come piacerebbe a lui). Li hanno scoperti tutti perché si sono ritrovati, per la loro preghiera silenziosa e immobile per la famiglia, proprio nei giorni della eclatante disputa sulla trascrizione dei matrimoni omosessuali contratti all’estero.
Ora non entriamo nel merito della teologia, che poco si attaglia a questo territorio, ma in questo blog possiamo raccontare che un consigliere di zona di Milano, Francesco Migliarese, si è praticamente autodenunciato, arruolandosi pubblicamente fra le Sentinelle. “Ah – ha scritto – per inciso io penso che per generare un essere umano ci vogliono un uomo e una donna; il matrimonio è l’unione di un uomo e di una donna: altre unioni (che pure esistono) sono un’altra cosa; non esiste, per nessuno, il diritto ad avere figli”. Ognuna di queste affermazioni meriterebbe una discussione, per essere contestualizzata, spiegata, dibattuta fra le idee e le sensibilità indioviduali. Ognuno di questi temi potrebbe occupare ovviamente una biblioteca, in cui essere approfondito, soppesato, studiato. E certo su facebook non si può andare troppo per il sottile.
Migliarese però ha aggiunto un’altra cosa: “Sarò strano, ma la penso proprio così, davvero! E finché me lo lasciano ancora dire lo dico”. Sono le sue idee, insomma, le sue parole. E Migliarese non è solo, oltretutto. Anche per questo, liquidare le idee sue e di chi la pensa come lui sotto una selva di fischi conformisti – fossero pure intonati al coro politicamente corretto – ci sembra un gesto da intolleranti, più che da progressisti o liberali. Si può non essere d’accordo, ma quello è un altro discorso.
AlGia