Affori, cittadini ostaggio dell’ex fabbrica occupata
I cittadini hanno paura addirittura di manifestare. Alcuni hanno pagato di tasca propria, con il contributo di qualche commerciante, le telecamere per sorvegliare la propria strada. E’ sparito anche il pattugliamento della zona, si sentono soli e abbandonati e non sanno più come fare per riportare tranquillità e sicurezza nel loro quartiere. Siamo in zona 9 ad Affori, in particolare in via Cialdini. Il problema? La fabbrica dismessa ex Oerlikon, occupata da balordi, disperati e tossici. “La situazione è diventata insostenibile – racconta un residente, il signor G. – i furti nella case sono aumentati in maniera esponenziale, anche di giorno, per questo ho fatto mettere le telecamere a controllare la mia via. Ma anche con i filmati è impossibile poi acciuffare i ladri. Io collaboro con le forze dell’ordine, ma il problema ormai sta assumendo una portata molto più ampia. è l’intero quartiere a essere insicuro”.
Quello che un tempo era via Imbonati, la via che collega Maciachini a via Farini, si sta espandendo sempre di più, fino ad Affori. “La via Imbonati si è allargata sin qui: non esiste più un bar gestito da italiani, la ristorazione è in mano ai cinesi, la maggior parte degli esercizi commerciali è gestita da stranieri, in particolare arabi e sudamericani – continua il signor G. -ormai abitiamo in una kashbah e non ci sentiamo più padroni della nostro zona”.
Mentre i cittadini manifesteranno – l’appuntamento è alle 18 alla fermata di Affori Centro – accanto a loro anche Fratelli d’Italia, il consiglio di zona 9 terrà una seduta proprio sul tema della sicurezza alla presenza anche del presidente della commissione Sicurezza di Palazzo Marino Gabriele Ghezzi e le forze dell’ordine. “Ormai non è più tempo di discutere, sono passati due anni da quando abbiamo fatto le prime segnalazioni dell’occupazione, ma qui si prende la cosa troppo alla leggera”.