La foto simbolo del 2016 di Milano è questa. Scattata alla vigilia di Natale a Rogoredo, quartiere che è diventato  drammatico fronte della guerra alla droga. Le operazioni di forze dell’ordine e vigili non sono mancate, ma i residenti continuano a denunciare:

“Un anno difficile per il quartiere – si legge nel gruppo Milano Rogoredo- santa Giulia Vivere il Quartiere – ma anche un anno che ha visto molte associazioni e persone impegnate a costruire coesione e socialità. Purtroppo il supermercato dell’eroina è aperto e funziona a pieno regime. È sufficiente fermarsi qualche minuto in via Sant’Arialdo per osservare il flusso di persone, dal ragazzo annientato fisicamente al giovane con la valigetta ventiquattro ore. Non dobbiamo mai dimenticare la criticità presente in via Orwell. Il supermercato 2 non ha mai conosciuto giorni di ferie. Sappiamo molto, tutto. Sappiamo che la droga è un problema mondiale, sappiamo che l’assessore alla Sicurezza e le forze dell’ordine sono da alcuni mesi in prima linea, sappiamo che ci accusano di esagerare, di farne un problema estetico, sappiamo che i politici, che sopravvivono solo grazie alle loro urla, sono pronti alla strumentalizzazione, sappiamo che il bosco è stata un’area ideale per isolare il problema dalla città, ecc. ecc. Per il 2017 ci auguriamo che il problema venga gestito anche da un punto di vista sociale e sanitario e che i supermercati vengano chiusi definitivamente. È stato preso da parte delle istituzioni l’impegno di restituire il bosco alla Comunità. Bene! Stiamo pensando ad un piccolo progetto temporaneo… Non permetteremo che vengano spenti i riflettori e, parallelamente, cercheremo di costruire un “dopo”.

rogoredo

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