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Il presidente della Comunità ebraica di Milano, Raffaele Besso, chiede che sulla facciata di un edificio del Comune sia esposta una foto di Mireille Knoll, l’anziana francese scampata alla Shoah che è stata uccisa barbaramente nei giorni scorsi, a Parigi, “perché ebrea”.

La proposta di Besso è stata avanzata, davanti al vicesindaco, Anna Scavuzzo, nel corso di una preghiera in memoria che è stata celebrata giovedì sera nel tempio centrale di via Guastalla. “Mai – ha detto Besso – avrei immaginato che, alla vigilia della festa di Pesah che celebra la liberazione del popolo ebraico dall’Egitto, ci saremmo ritrovati qui, non per una riflessione sul significato di questa ricorrenza, ma per rendere omaggio alla povera signora Mireille Knoll, di oltre 80 anni, vittima di un brutale assassinio che, dopo le iniziali e ormai consuete titubanze delle autorità, è stato riconosciuto come un atto di antisemitismo perpetrato da due giovani in nome dell’Islam. Scampata miracolosamente alla retata nazista del Velodrome d’Hiver, nel 1942, Mireille Knoll è morta, a più di 70 anni di distanza da quel fatto, ancora perché ebrea. Così come, perché erano ebrei erano stati assassinati Ilan Halimi, Sarah Halimi, e a Tolosa, un rabbino e i suoi figli. E in tutte le occasioni i responsabili erano e sono islamici”. “Quello che mi ha colpito – ha concluso – è che la notizia ha fatto inizialmente fatica a trovare spazio nei media, soprattutto la matrice che ha ispirato questo atto efferato. Quasi che uccidere un ebreo non sia una notizia”.

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